MSI GE66 Raider Valhalla Edition – Recensione

NON SOLO PORTABILITÀ: SOTTO LA SCOCCA, IL GE66 RAIDER NASCONDE UN HARDWARE DI TUTTO RISPETTO

Anche lo storage interno è di notevole qualità: un drive SSD nVME WDC PC SN730 che coniuga una velocità nominale di 3,4 GB/s con 1 TB di capienza. Certo, i giochi attuali occupano un sacco di spazio e farete presto a riempirlo, ma la presenza di porte USB veloci permette di collegare facilmente al computer unità esterne di maggiore capienza e grande velocità, senza per questo rinunciare a un’esperienza di gioco fluida.

La quantità di RAM è notevole: ben 32 GB (sì, avete letto bene) di memoria DDR4 da 3,2 GHz, capaci di assicurare abbastanza spazio operativo per qualsiasi tipo di applicazione moderna. I due moduli da 16 GB, tuttavia, occupano entrambi gli slot a disposizione, per cui qualsiasi attività di espansione passerà attraverso una sostituzione delle RAM già presenti. In compenso, la configurazione dual channel consente di sfruttare al massimo la loro velocità.

LE PRESTAZIONI COI GIOCHI

Abbiamo messo alla prova il portatile GE66 Raider con alcuni videogiochi a quattro risoluzioni diverse: 1366×768, 1920×1080, 2560×1440 e 3440×1440, esaminando in questo modo altrettanti scenari d’utilizzo, con monitor integrato e con monitor esterno. Le prime due risoluzioni sono infatti quelle direttamente utilizzabili sul display per ottenere maggiore framerate o il massimo della definizione, mentre le altre due sono pensate per il collegamento a un monitor esterno 16:9 o 21:9. I giochi presi in esame sono Serious Sam 4, GRID 2019, Horizon: Zero Dawn, Shadow of the Tomb Raider e Cyberpunk 2077. Gli ultimi due, in particolare, ci sono stati d’aiuto per valutare le performance una volta attivati il DLSS e gli effetti in Ray Tracing. Questi sono i framerate medi ottenuti al massimo del dettaglio grafico, sfruttando le tecniche di rendering tradizionali:

La GPU GeForce RTX 2070, tuttavia, permette di attivare anche l’antialiasing “intelligente” DLSS e soprattutto gli effetti di ray tracing assistito per illuminazione, ombre e riflessi. Nella tabella che segue, dunque, possiamo mostrare i framerate medi ottenuti da Shadow of the Tomb Raider e Cyberpunk 2077 senza tali effetti e, nella colonna immediatamente successiva, applicandoli.

Si noti che nel caso di Shadow of the Tomb Raider è stato applicato il DLSS e le ombre in Ray Tracing a qualità alta, mentre per quanto riguarda Cyberpunk 2077 i benchmark sono stati effettuati con il dettaglio tradizionale ‘Alto’ e, nella colonna successiva, con DLSS ‘Bilanciato’ e Ray Tracing ‘Ultra’. Questo significa che scegliendo impostazioni meno consevative sulla qualità visiva, come il DLSS a massime prestazioni e ray-tracing ‘medio’, è possibile ottenere framerate sensibilmente maggiori, senza tuttavia perdere molto nella qualità dell’immagine.

I BENCHMARK SINTETICI E ALTRE PRESTAZIONI

Un PC come questo può essere impiegato in numerosi campi lavorativi (al massimo, potrebbe essere consigliabile spegnere la vistosa illuminazione RGB, che in ufficio difficilmente fa bella figura). Lo abbiamo quindi sottoposto ad alcuni test mirati a verificare le “altre” qualità del prodotto. Prima di effettuare i test, tuttavia, abbiamo dovuto usare i driver della scheda video per imporre l’uso costante della GPU Nvidia al posto di quella Intel, altrimenti alcuni test fornivano risultati fuorvianti.

Continua nella prossima pagina…

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