Corsair MP600 Core 2 TB – Recensione

L’MP600 CORE È PROVVISTO DI DISSIPATORE PASSIVO GIÀ MONTATO, CHE NE MANTIENE LE TEMPERATURE OPERATIVE AL DI SOTTO DEI 50° C

Nel complesso, questo dissipatore è in grado di mantenere le temperature operative al di sotto dei 50° C e l’unico inconveniente che può dare è l’impossibilità di chiudere i coperchi di retention M.2 che alcuni produttori di schede madri forniscono assieme alle loro piattaforme (come la X570 Aorus che usiamo come testbed). Dato, però, che questi coperchi servono sostanzialmente a proteggere l’unità da urti o da contatti accidentali, la presenza stessa del dissipatore li rende totalmente superflui: si possono dunque rimuovere e riporre altrove senza pensarci. E se volessimo invece staccare il dissipatore? Anche se non ha alcun senso farlo, basta usare un cacciavite piatto: Corsair, diligentemente, non ha usato adesivi o altri mezzi controproducenti per scoraggiare l’operazione. Tuttavia, c’è sempre il rischio di invalidare la garanzia e sarebbe un peccato.

LE PRESTAZIONI

Come abbiamo già detto, la velocità di lettura è considerevole: quasi 5 GB/s nelle condizioni migliori, il che significa caricare Windows in pochissimi istanti e la maggior parte dei programmi in tempo quasi reale. Ma che notizie ci danno i benchmark sintetici in proposito? Buone nuove, naturalmente. Crystal DiskMark, sorprendentemente, non è più il test “ottimista” per eccellenza: la velocità massima di lettura si assesta sì su ben eloquenti 4.996,72 MB/s (addirittura superiori ai 4.950 MB/s delle specifiche), mentre quella di scrittura si “ferma” a 3.665 MB/s (le specifiche parlano di 3.700 MB/s: una perdonabile approssimazione per eccesso), ma quello che veramente stupisce è il risultato di Atto:

Con file di dimensioni uguali o superiori a 256 KB, l’unità ha registrato velocità di lettura pari a 5,22 GB/s (5.220 MB/s), e tempi di scrittura che variano fra i 3.360 e i 3.380 MB/s, quindi sensibilmente maggiori da una parte e altrettanto inferiori dall’altra, rispetto alle specifiche dichiarate. Anvil’s Storage Utilities, infine, pone le asticelle di lettura e scrittura su posizioni molto più conservative, rispettivamente a 3.750 e 3.282 MB/s.

CONCLUSIONI

Con un costo al GB di soli 16 centesimi d’Euro (per un totale di 324,99€), l’MP600 Core da 2 TB costituisce una soluzione PCI Express 4.0 dal costo favorevolmente contenuto. Chi ha una scheda madre di ultima generazione, con una CPUche supporta questa versione del protocollo, può dunque approfittarne e ottenere un apprezzabile “boost” nella velocità di trasferimento dei dati rispetto alle unità di terza generazione.

NESSUNO SCONVOLGIMENTO PER ORA, MA L’ARRIVO DI DIRECT STORAGE FORSE CAMBIERÀ LE CARTE IN TAVOLA

Non parliamo, però, di un vantaggio destinato a sconvolgere le abitudini o a rappresentare un marcato miglioramento della situazione: è un “qualcosa in più” che fa risparmiare qualche secondo qua e là, che magari rende leggermente più rapido qualche caricamento, ma che nella vita di tutto i giorni quasi non si sente. C’è, però, un vantaggio che oggi non possiamo apprezzare, ma un domani magari: quando arriverà DirectStorage e potremo finalmente abilitare tutte le tecnologie di I/O avanzato di AMD e Nvidia, perché queste funzionino sarà presumibilmente necessario un drive nVME PCI Express 4.0 o superiore e questo, in linea puramente teorica, potrebbe fare una grossa differenza. Visto che il delta di prezzo di questa unità rispetto a una analoga PCI Express 3.0 non è poi così marcato, forse vale la pena spendere un po’ di più e prepararsi al futuro.

Voto: 8.8


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