I TEST RIVELANO UN NETTO MIGLIORAMENTO RISPETTO AI PREDECESSORI INTEL, MA CONTRO LA DIRETTA CONCORRENZA I RISULTATI SONO MENO UNIVOCI
TEST SINTETICI E GIOCHI
Un altro strumento, semplice efficace, a cui ci piace sottoporre i processori in prova è il benchmark interno di CPU-Z. Il Core i9-11900K ha ottenuto 699 punti nel test a core singolo e 6578 punti in quello multicore, superando nettamente i 564/5612 punti del Core i7 10700 e i 658/6474 punti del Ryzen 7 5800X, ma senza avere molte speranze contro i 689/9539 punti del Ryzen 9 5900X. In compenso PCMark 10 Applications, concentrandosi principalmente sulle applicazioni Office e browser, ottiene circa il 15% in più rispetto al 12-core di AMD. Con il Physic score di 3D Mark Firestrike, infine, ha raggiunto i 28.020 punti e gli 88,95 frame per secondo, risultando quindi un pelo più lento del concorrente ma sostanzialmente allineato al Ryzen 7 5800X:
Passiamo quindi ai giochi, dove l’impiego del Core i9-11900K fornisce prestazioni indubbiamente di altissimo livello, ma ahinoi del tutto allineate a quelle degli altri processori Intel di 11ma generazione – dal Core i5 11600 in su – e dei “soliti” Ryzen 7 e 9 della serie 5000. I giochi del resto non costituiscono più un banco di prova particolarmente entusiasmante per i processori di fascia alta, ormai, da qualche tempo, giacché a fare la differenza è principalmente la scheda video. Qui di seguito, intanto, potete vedere come si è comportata la GeForce RTX 3060 di cui parlavamo prima, una volta che l’abbiamo spostata dal nostro testbed basato su Ryzen 5 5600X alla scheda madre ASUS con Core i9-11900K:
LA GPU INTEGRATA: SIAMO ALLE SOLITE…
Il Core i9-11900K integra una GPU basata sulla nuova architettura Intel Xe, compatibile con le librerie DirectX 12 ma inadatta, almeno in questa specifica implementazione, a supportare il ray tracing assistito. Quest’ultimo sarà invece disponibile sulle future soluzioni grafiche Intel basate sulla medesima architettura. Come da poco piacevole tradizione, anche in questo caso non possiamo valutare favorevolmente le prestazioni ottenute con i moderni videogiochi: pur avendo installato l’ultimissima versione dei driver, alcuni giochi si sono letteralmente rifiutati di partire o di funzionare correttamente (GRID 2019, Horizon Zero Dawn…), mentre gli altri hanno prodotto i seguenti framerate:
Questo significa che è possibile giochicchiare con relativa fluidità, e solo alle impostazioni di dettaglio più basse, alle risoluzioni inferiori ai 720p, laddove invece un ormai banale full HD mette completamente in crisi questa GPU. La sua presenza, tuttavia, costituisce pur sempre un vantaggio: permette di continuare a usare il computer qualora la scheda video principale dovesse guastarsi e, in ogni caso, è abbastanza potente per codificare/decodificare diversi formati di stream video, anche a definizione 4K. Inoltre, la GPU integrata supporta fino a tre monitor contemporaneamente.
CONCLUSIONI
Grazie all’aumento delle prestazioni dei singoli core, Intel è riuscita a farsi perdonare l’abbandono per strada di due core, nel passaggio dall’i9-10900K al suo successore. Tuttavia, non tutto il software funziona alla stessa maniera ed è piuttosto chiaro che nei videogiochi, in particolare, si possono ottenere le medesime prestazioni anche spendendo di meno, sia restando in casa Intel, sia migrando ad altra piattaforma. Pur non brillando come altri prodotti in passato, il Core i9-11900K si dimostra un processore potente e veloce, capace di guadagnarsi il suo posto tra le migliori soluzioni sul mercato, e questo nonostante i legittimi mugugni di chi, da Intel, probabilmente si aspettava un po’ di più.