Pochi giorni fa vi avevamo proposto la recensione del processore Intel Core i9 11900K, promettendovi che in un secondo tempo saremmo tornati sulla scheda madre impiegata per il test, cioè la TUF Gaming Z590. Come mi diceva sempre mia zia, “ogni promessa è debito” e così eccola qua.
La TUF Gaming Z590 Plus WiFi di ASUS è una scheda madre di fascia medio-alta pensata per offrire due qualità ben precise: affidabilità e durata nel tempo. Non mancano le performance di primo piano, visto che stiamo pur sempre parlando di una soluzione abbastanza costosa (circa 230 euro nei negozi on line), ma l’enfasi di ASUS sull’utilizzo di componenti elettrici “di qualità militare” lascia poco spazio ad altre interpretazioni. Ma cerchiamo di essere organici…
NATA PER LE NUOVE CPU
Basata sul nuovo chipset Intel Z590 e dotata di un socket LGA 1200, questa scheda è in grado di accogliere tutte le CPU Intel Core di decima e soprattutto undicesima generazione, abilitando sulle ultime l’impiego del bus PCI Express 4.0, una possibilità fin oggi preclusa agli utenti di processori Intel, ma disponibile già da un paio d’anni sulle soluzioni Ryzen di AMD. La motherboard di ASUS si presenta subito come una delle soluzioni più complete: bando all’essenzialità che un tempo caratterizzava la serie TUF, oggi ci troviamo di fronte a un prodotto che non teme rivali e che dispone di un nutrito carnet di tecnologie di assoluto rispetto, più che sufficienti a soddisfare un pubblico particolarmente esigente come quello dei gamer e degli overclocker.
Basta osservarla in foto: pulita, ordinata, all’apparenza solida come un carro armato grazie ai dissipatori e agli elementi metallici avvitati sulla piastra. Il pannello posteriore ha la maschera già montata e non richiede particolari attenzioni durante il montaggio nel case, mentre l’alimentazione della scheda necessita soltanto di due connettori, quello classico ATX da 24 poli e un singolo cavo ausiliario da 8 pin per la CPU, che da diversi anni si trova ormai di serie su qualsiasi alimentatore. Va da sé, però, che la scelta di quest’ultimo va fatta opportunamente, calcolando i consumi delle nuove CPU Intel e di tutte le schede di espansione che si intende installare sul sistema.
UNA PICCOLA FORTEZZA
Il circuito di alimentazione è dotato di 16 fasi di alimentazione (14+2 VRM) da 50A di tipo DrMOS, 14 per la CPU e 2 per il chipset, che comprendono all’interno dello stesso package High-Side Mosfet, Low-Side Mosfet e Driver. Non solo: il produttore sostiene che i particolari connettori di alimentazione utilizzati nelle sue ultime schede madri, tra cui questa, sono dotati al loro interno di pin metallici più solidi e in grado di aderire meglio agli spinotti dei cavi dell’alimentatore, aumentando fino al 25% il flusso di corrente e la vita dei connettori stessi anche se, in tutta franchezza, in più di 20 anni che montiamo e smontiamo PC quasi tutti i mesi, non ci è mai capitato di romperne uno. La caratteristica più interessante di questi connettori è la capacità di ridurre impedenza e sbalzi, il che dovrebbe contribuire a rendere più stabile la CPU soprattutto in caso di overclock. Condensatori e resistenze sono classificati “military grade TUF” e i primi, addirittura, adottano una tecnologia proprietaria che, secondo ASUS, dovrebbe garantire un aumento del 20% della tolleranza alle alte temperature e una vita media di circa 5.000 ore, contro le “2.000 ore dei condensatori standard”.
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