IL CORSAIR SABRE PRO HA UNA VELOCITÀ DI POLLING OTTO VOLTE SUPERIORE A QUELLA STANDARD, così da non perdersi nessuno dei nostri movimenti
Quanto al mouse Sabre Pro, a occuparsi della comunicazione con il computer è uno speciale chip prodotto da Corsair chiamato Axon, integrato nella periferica. Questo SoC è multithreaded e si occupa di raccogliere tutti i nostri clic e i nostri movimenti, processarli e inviarli al computer fino a 8000 volte al secondo. L’operazione, per funzionare, richiede che il programma iCUE sia installato sul sistema e questo significa che solo Windows e Mac possano sfruttare il mouse Sabre Pro Champion Series in questa modalità: Linux non può farlo e neanche le console, visto che manca il software necessario. In questi ultimi casi, il mouse funzionerà ai “canonici” 1000 Hz.
LE ALTRE CARATTERISTICHE
Con un peso di soli 69 grammi, il Sabre Pro è certamente uno dei “topi” più leggeri della specie. Ma come ogni altro prodotto di Corsair dispone di tecnologie d’avanguardia e di accorgimenti particolari adottati da questa marca. Se i durevoli e precisi microswitch Omron non sono certo una novità, il particolare design della meccanica dei tasti, chiamato Quickstrike, probabilmente lo è (non ci sono molle di distanziamento tra le dita e il microswitch: l’attivazione del pulsante è istantanea).
Inoltre, su questo dispositivo troviamo un sensore PixArt PMW3392 a 18.000 DPI con ‘passo’ da 1 solo punto per pollice, il che significa che non siamo costretti a ‘saltare’ con gradini da 50 o 100 DPI quando settiamo la risoluzione, ma possiamo anche scegliere valori come 337, 666 o 10214 punti per pollice, se ci aggrada. Il sensore può registrare accelerazioni fino a 50G e, per tanto, possiamo essere matematicamente certi che non perderà nessuno dei nostri movimenti, né il più rapido, né il più impercettibile.
PRATICITÀ D’USO
E ora che abbiamo illustrato le feature del prodotto, veniamo alla parte più interessante del discorso, il loro utilizzo. Non c’è dubbio che una maggiore frequenza di polling aumenti la fedeltà con cui i nostri movimenti vengono recepiti dal computer: lo si nota soprattutto alle risoluzioni maggiori in DPI. Basta salire oltre i 3.200 punti per pollice e la maggior parte dei mouse restituirà un puntatore pressoché ingovernabile, destinato a schizzare da una parte all’altra dello schermo in modo inconsulto. Con il Sabre Pro Champion Edition impostato a 4000 Hz e 8192 DPI, invece, il puntatore torna a essere pienamente usabile e il suo movimento fluidamente percettibile sullo schermo, anche in caso di spostamenti rapidi. Di contro, la maggiore frequenza di polling mette maggiormente sotto stress la CPU e questo significa rubare tempo di elaborazione ai giochi: siamo davvero sicuri che sia questo ciò che vogliamo?
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