Corsair HS80 RGB Wireless – Recensione

SE I 40.000 HZ SEMBRANO PIÙ MARKETING CHE SOSTANZA, DALL’ALTRO LATO LE HS80 PRESENTANO UNA RISPOSTA SONORA PIÙ CHE SODDISFACENTE

Più verosimilmente, la possibilità (non verificabile con le orecchie) di salire oltre la barriera dell’udito umano consentirebbe all’altoparlante di emettere suoni udibili con una dinamica più lineare, visto che ci siamo allontanati dai suoi “limiti”, ma in pratica queste cuffie si comportano come tutte le altre, e il “pregevole effetto collaterale” resta un sostanziale atto di fede. In fondo parliamo di due altoparlanti di buona qualità, da 50 mm al neodimio, collegati a un decoder audio da 24bit/96KHz, che danno il meglio quando sono collegati al computer via cavo. Passando al dongle wi-fi, la frequenza massima di campionamento si dimezza a 48 Khz per i limiti della banda di trasmissione ed è possibile che alcuni ‘pacchetti’ si perdano durante la trasmissione introducendo degli impercettibili glitch.

L’opinione di chi scrive è che la qualità del decoder audio e i materiali con cui sono costruiti e isolati i padiglioni auricolari giochino un ruolo più importante della “risposta in frequenza da 40.000 Hz” e che alla fine non sia certo quest’ultima la ragione per cui le HS80, in definitiva, “suonano” indiscutibilmente bene. Da buone cuffie da gamer, enfatizzano con una certa naturalezza ciò che sta tra i 100 e i 2000 Hz di frequenza, per cui le voci dei personaggi e degli altri giocatori si sentono molto bene. Ottima la risposta anche delle frequenze più alte, dai 4000 in su, ma forse questo è dovuto alla saggia decisione, da parte degli ingegneri, di non dare troppo peso alle frequenze basse, sotto i 100 Hz, che risultano invece sotto tono. Abituato ormai come sono a provare cuffie dove i colpi bassi arrivano dritti al cuore, istintivamente sento che qui “qualcosa manca”.

UN MICROFONO ECCELLENTE

Stupisce, in positivo, la qualità del microfono. All’inizio mi ha proprio disorientato: non solo non si può staccare, ma non si può neanche orientare. Una volta abbassato e attivato, rimane a 10 cm buoni dall’angolo sinistro della bocca, in posizione laterale, quando normalmente ci aspetteremmo una collocazione frontale. Ebbene, questo non influisce affatto sulla qualità del suo lavoro che, anzi, è davvero notevole. Pur senza disporre di meccanismi di riduzione del rumore d’ambiente attivabili dall’utilizzatore, il microfono riesce a distinguere la voce e a catturarla con la dovuta enfasi, tanto in modalità wireless quanto in modalità connessa.

La sua risposta in frequenza è compresa tra i 100 e i 10.000 Hz e il timbro che restituisce è caldo ma preciso, diremmo quasi di qualità broadcasting. Con tanta efficienza a disposizione, viene lecito chiedersi perché mai Corsair non abbia inserito anche un meccanismo di noise-canceling, o qualche opzione in iCue per modificare il timbro della voce o darle effetti speciali: in fondo, soprattutto le ultime, sono tecniche software note e arcinote che molto spesso vengono via gratis, ma forse anche questo serve a distinguere le più economiche HS80 (disponibili a 149,99€ sul sito ufficiale) dai modelli più costosi, quelli dai 200 euro in su, che vende anche Corsair.

CONCLUSIONI

Non è così difficile promuovere le HS80 a pieni voti: pur nella loro ricercata essenzialità, che a volte solleva anche qualche sospetto, queste cuffie da gamer offrono una qualità audio eccellente e un microfono addirittura sorprendente, al punto che potremmo definirle “un modello di alta gamma senza le opzioni di alta gamma”, cioè senza tutta quella serie di piccole e grandi comodità che fanno salire il prezzo ma che, talvolta, si trovano anche su cuffie di pari livello economico.

NON È DIFFICILE PROMUOVERE LE HS80 A PIENI VOTI

Per esempio: vi sembra possibile che manchi una qualunque opzione per il bilanciamento del volume tra orecchio sinistro e orecchio destro? Inoltre, tutti i sistemi surround permettono ormai di spostare virtualmente gli altoparlanti e di impostare volumi diversi, per compensare eventuali carenze nell’udito. Perché questa no? Piccole cose, a ben vedere, ma che ci lasciano con l’impressione di aver acquistato il miglior cacciavite del mondo, capace di manovrare qualunque genere di vite, ma privo di un manico comodo. Di contro, la massima semplicità d’uso e la fantastica qualità del suono faranno certamente gola a coloro che stavano cercando un sistema di cuffie premium, ma non avevano nessunissima intenzione di pagare un prezzo premium.

Voto 8.8

Torna alla prima pagina…

Articolo precedente

FIFA 22 Volta – Anteprima

Articolo successivo
Battleborn

Battleborn: cronache di un insuccesso – Speciale

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata