Carleton Handley e Saul Cross tornano sul Commodore 64 con Runn’n’Gunn, l’action platformer con la maggiore percentuale di N nel titolo.
Sviluppatore: Carleton Handley Prezzo: da $3,00 Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: itch.io
Willamina Runn e Wallace Gunn (detti rispettivamente Willie e Wolly) erano due soldati pluridecorati presso le forze speciali di non si sa quale esercito terrestre. Ma poco importa sapere quale fosse di preciso, perché gli eserciti in fondo sono tutti uguali: hanno regole restrittive, usano armi all’avanguardia, hanno qualche corpo speciale di soldati scelti e, soprattutto, quando si tratta di film e videogiochi fanno sempre qualche esperimento scientifico super-segreto in cui qualcosa va storto.
Nel nostro caso, i corpi di Willie e Wolly (da non confondere con Millie e Molly, protagoniste di un altro gioco dello stesso autore) sono stati fusi tra loro, dando origine a un super-soldato che può passare, quando serve, alle fattezze dell’una o dell’altro. Così, mentre i “due” ancora cercavano di stabilire se la tavoletta del cesso andasse lasciata abbassata o meno, vengono schiaffati in una squadra d’élite e spediti sul remoto pianeta Batanya, allo scopo di sterminare una pestifera razza aliena che ha già in programma l’invasione della Terra.
TRE ALLA TERZA È IL CUBO PERFETTO
Runn’n’Gunn è un action platformer, ovvero quel genere di gioco dove i protagonisti non si limitano a saltare tra una piattaforma e l’altra ma, mentre lo fanno, devono anche sparare ai nemici e risolvere enigmi. Il nostro duplice soldatone deve darsi parecchio da fare, perché deve disinfestare i pochi livelli del gioco da tutte le presenze aliene, cercando di raggiungere l’uscita di ogni caverna saltando con precisione su piattaforme lontane, raccogliendo le chiavi elettroniche necessarie ad azionare altrettanti terminali che, a loro volta, consentono l’accesso ad aree precedentemente bloccate da letali scosse elettriche.
Per farlo, a livello di difficoltà “normal”, ha a disposizione tre scudi, tre vite e due possibilità di continuare la partita dopo il Game Over, numeri destinati a scendere ai livelli di difficoltà più elevati. Un vero problema che il bis-soldato può risolvere in due modi: impersonare Runn, capace di compiere grandi balzi, oppure Gunn, dal salto limitato ma dalla superiore potenza di fuoco. L’idea, insomma, è che il giocatore capisca quando sia il caso di trasformarsi, per affrontare le avversità con il soldato giusto.
CAMBIARE STATO NON SEMPRE PREMIA
Non è certo la prima volta che vediamo giochi in cui “cambiare stato” permette al protagonista di effettuare manovre altrimenti impossibili, ma di solito questa scelta di game design è netta, destinata cioè a fornire ai personaggi coinvolti peculiarità uniche e completamente diverse da quelle degli altri, grazie alle quali diventa piuttosto naturale scegliere una modalità piuttosto che un’altra.
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