VECCHI LIBRI, CARTELLI STRADALI, SPUGNE, LED, RELè: è L’INVENTIVA NELL’UTILIZZO DI MATERIALI CHE FA LA DIFFERENZA

Sackboy Pistol! Il guardaroba del nostro pupazzo di pezza ha dei costumi veramente splendidi, per una personalizzazione totale.
È esilarante pensare, a parità di temi estetici, come il già citato Yoshi’s Crafted World scelga con cura ogni materiale, abbinandoli per forma e colore in modo armonico, quasi feng-shui, mentre Sackboy è l’esaltazione del disordine, dello spaiato e pasticciato, come se fosse passata una banda di scimmie al Brico; una vera esplosione di immaginazione guidata da una benedetta follia. Non pensavo che l’occhio umano potesse gestire contemporaneamente tutti questi colori! È speciale, come un mercatino di Natale o un negozio di antiquariato.
UN VERO PECCATO LA VARIETà DI SUPERFICI NON SIA RESTITUITA DAL FEEDBACK APTICO

I paesaggi tropicali di Gran Canopea sono tra quelli che mi sono più rimasti nel cuore, e l’acqua di Domopak, carta azzurra e brillantini è bellissima!
E visto che uno dei requisiti per archiviare un livello con lode e bacio accademico è non perdere nessuna vita, la cosa si fa molto più interessante e stimolante di quanto possa sembrare. Anche le orecchie applaudono l’alto valore produttivo dell’opera, con un doppiaggio italiano splendido, con voci molto familiari nel panorama platform PlayStation, che poi lascia il posto all’azione e a una colonna sonora che alterna tracce originali a temi pescati qua e là e subito riconoscibili. Ma è la qualità generale che sorprende per come sono riusciti ad adattare ogni singola canzone ai vari livelli, come un’imbottitura capace di dare la giusta consistenza ad un comodo cuscino.
In Breve: Sackboy: Una Grande Avventura è forse la vera sorpresa dell’esordio di PS5. Un platform solido come da tradizione Sumo, che sa dove pescare gameplay e come reinventarlo, come fossero dei veri restauratori del game design. Semplice e scorrevolissimo da finire, frizzante da completare, con tutti i suoi collezionabili e sfide che esaltano un level design per nulla banale e che si sforza sempre di fare qualcosa di diverso per rendere ogni stage una piccole e unica esperienza di gioco. Video-giocattolo del buon umore con uno stile visivo deliziosamente disordinato e una colonna sonora splendida, perfetto scaccia-pensieri dopo l’ennesima ed efferata morte a Demon’s Souls (state sintonizzati per la recensione, so che la state aspettando!). Ben fatto Cavaliere Sferruzzato, hai protetto un’altra volta il tuo piccolo, grande pianeta della creatività!
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Non è certo uno showcase per PS5, ma il gioco brilla di milioni di colori, concedendosi talvolta riflessi e giochi di luce particolarmente belli. Nelle situazioni più zoomate, come le cut scene, la magia delle texture cede alla realtà cross-generazionale, ma niente di che.
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