ScourgeBringer – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

[Sarà necessario padroneggiare il combattimento in aria, assestare colpi su colpi senza mai toccare terra, per avere un netto vantaggio sui nemici]

La lama della ragazza effettuerà un taglio netto nella stanza, offrendo la reale possibilità e in alcuni casi la necessità di volteggiare nella stanza senza mai toccare terra. Il movimento continuo rappresenta vita, speranza, l’occasione di rimanere in piedi ancora per un’altra stanza con più punti vinta possibili. Con uno stile delle stanze che strizza l’occhio ai metroidvania – ma neanche tanto – le stanze dovranno essere ripulite senza pietà.

scourgebringer recensione

Creature del genere si divideranno in boss e mid-boss. Cambia il nome, ma non la difficoltà.

Nel viaggio troveremo i classici vendor, che ci offriranno armi, potenziamenti o punti salute in cambio delle gocce di sangue ottenute dai nemici sconfitti, ma le più importanti, quelle che ci poteremo dietro anche dopo la morte, sono le gocce di sangue dei Giudici, boss e mid-boss ben più ostici di quanto potremmo immaginare. Il loro sangue sarà necessario per nutrire i diversi rami dell’albero della vita, che ci permetterà di sbloccare varie abilità.

ScourgeBringer richiederà grande concentrazione, abilità e velocità per uscire vincitori in ogni scontro

Se i nemici difficilmente ci daranno filo da torcere in numeri esigui, i boss invece saranno delle sfide ben più articolate che richiederanno abilità e concentrazione. Chiaramente prima di affrontare un boss potremo comunque tornare a rifornirci dai vendor, ottenere abilità uniche inelle stanze dotate di altari del sangue, trovare stanze irte di sfide e ottenere bonus attivi o, per non perdere la bussola della missione, registrazioni delle precedenti spedizioni, così da scoprire segreti sopiti del passato quanto dello ScourgeBringer – un po’ sulla falsariga di Moonlighter.

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BLAST.32 decodificherà i diari delle spedizioni perdute. Non leggeremo quasi mai bei messaggi.

Non potevano certo mancare i difetti, in un titolo che nonostante l’immaginifica bellezza, soffre dei classici limiti produttivi delle piccole produzioni. Nonostante si percepisca la grande ispirazione artistica, le stanze sono generate in modo procedurale, che tacitamente sottolinea sempre un pelo di pigrizia e di riciclo, e la stessa cosa capita con i tanti nemici che dopo un paio di ore ci renderemo conto essere sempre gli stessi, ma con una skin diversa. L’invito dunque, per queste ultime righe, è quello di contestualizzare il voto in calce. Il gioco è davvero un piccolo gioiello che, se siete amanti o curiosi del genere dovete assolutamente provare, ma la vera fruibilità potenzialmente infinita, esattamente come Hades, è quella di giocarlo su Switch. Se su PC e console gode del sempre benevolo fattore “pronti via” dunque perfetto per riempire una mezz’ora libera, su Switch invece emerge tutta la leggerezza e comodità di avere un grande gioco sempre con voi, e se così non fosse lo potrete sempre provare con un pad o un tastiera.

In Breve: ScourgeBringer non avrà la stessa complessità e raffinatezza di Hades, con cui è uscito quasi in contemporanea, ma i due titoli possono veleggiare assieme come due dei migliori esponenti del genere. Forse peccherà di pigrizia e la longevità – in termini di livelli – non è al massimo, ma proprio l’avventura del ripetersi, di morire e avere una conoscenza maggiore della guerriera come del mondo affrontato, sa regalare divertentissime ore di gioco.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Niente da segnalare su PS5, dove è chiaramente stato giocato in retrocompatibilità, ma possiamo assicurare le stesse ottime performance anche su PC e Nintendo Switch.

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Pro

  • Veloce, feroce, divertentissimo / Pixel Art ben curata e ispirata / C'è possibilità di perdersi anche nella storia.

Contro

  • Ricicli di nemici e ambientazioni / Poca varietà in generale.
8

Più che buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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