Sebbene non sia piacevole parlarne nella sua accezione più seria, esistono tantissimi modi di fare la guerra e molti di questi, edulcorati e subitamente tradotti in linguaggio videoludico, spaziano seguendo la fantasia degli autori che le reinterpretano per adattarle alla loro visione. CI Games, in merito al discorso, ha immaginato il proprio modo di fare la guerra con Sniper Ghost Warrior, una serie che già dal titolo propone al giocatore la possibilità di scendere in campo armati di tutto punto, facendo quasi completamente affidamento al proprio fucile da cecchino.
Dopo aver atteso la tanto promessa patch correttiva lanciata dopo il day one, ho avuto la possibilità e il piacere di poter mettere alla prova le mie capacità di sniper su Contracts, capitolo di questo franchise che cerca di cambiare alcune carte in tavola, senza però soddisfare appieno le aspettative.
LA SOTTILE LINEA ROSSA
All’interno di un panorama socio-politico burrascoso nel territorio russo, vestiremo i panni di Seeker, un mercenario al soldo di un’organizzazione misteriosa che sta cercando di spodestare Nergui Kurchatov, sindaco di Mosca e fautore della scissione con la Siberia indipendentista.
Le aree di gioco offrono un’ambientazione di ampio respiro, ma la distribuzione dei nemici e i dettagli delle texture lasciano spesso qualche perplessità
La partenza in salita è costellata dalle tipiche controindicazioni del caso: scegliere bene la difficoltà può aiutare all’inizio, giacché affronteremo la parte più intrigante nel prendere familiarità con il sistema di mira, sfruttato ovviamente nelle fasi di cecchinaggio. Non si tratta certo di una simulazione 1:1, ma ammetto che è stato divertente imbracciare il fucile per fare fuoco solo dopo aver calcolato, attentamente, i vari parametri in grado di influenzare la balistica del colpo. Vento o distanza posso apparire come fattori ininfluenti in un gioco tipicamente arcade, ma in questo caso acquistano un minimo di importanza con lo scopo di rendere soddisfacente la parte più importante del gioco.
Laddove il cecchinaggio può contare su diversi fattori da prendere in considerazione, l’uso delle altre armi risulta comprensibilmente più anonimo
PROGRESSIONE LOW BUDGET
Prima di iniziare ogni missione il giocatore viene coinvolto nella pianificazione dei contratti; essenzialmente si tratta di una fase logistica in cui veniamo messi al corrente degli obiettivi sensibili assegnati nella missione. Per primi ci sono i compiti obbligatori, da completare per avanzare al livello successivo, e poi ci sono i facoltativi, che servono ad aumentare la longevità del prodotto con la richiesta di uccidere un nemico entro un tempo limite, oppure senza far scattare gli allarmi.
Peccato che l’IA dei nemici non brilli per scaltrezza!
Sniper Ghost Warrior Contracts è un gioco che si lascia apprezzare per quello che è: uno sniping game pronto a coinvolgere il giocatore senza eccedere, che può essere portato a casa alla modica cifra di 30€ (parliamo della versione PC, quella che abbiamo testato). Sinceramente a questo prezzo i diversi difetti possono essere ridimensionati; sebbene non si tratti di un action adventure indimenticabile, le sue quindici ore se le ritaglia senza problemi, offrendo anche un discreto fattore di rigiocabilità. Unici veri nei? A mio modo di vedere avrebbero dovuto gestire ogni ambientazione in modo più coerente, oltre a rifinire i dettagli tecnici più importanti per il tipo di gioco, a iniziare dalle IA per finire sulle texture, sovente osservate da vicino per il nostro stesso ruolo di sniper e spesso carenti in quanto a profondità.