Il giusto antidoto all’atmosfera oscura che regna tra le strade della metropoli è l’umorismo, opportunamente centellinato nei folli personaggi

C’è anche tempo per un’incursione in un bizzarro cyberspazio, davvero originale e piacevolmente fumettoso rispetto ai modelli dell’epoca.
Forse, però, il personaggio più riuscito è Gilbert Lamb, un borioso e sovrappeso sovraintendente che indossa un cappotto realizzato con la pelliccia degli “ultimi dieci castori esistenti”, alla faccia dei suoi sottoposti, perennemente abbigliati con tute da lavoro.
Il gioco fece in tempo ad apparire anche su Amiga e CD32, prima di tornare nella versione remastered su iOS.
E il seguito dov’è?
Si tratta di un’idea più volte accarezzata e finalmente confermata da Charles Cecil qualche tempo fa, per quanto il progetto sia stato rimandato. Il co-fondatore di Revolution Software aveva precedentemente affermato la necessità di lavorare col team originale, o almeno con una parte di esso, per un sequel davvero degno, obiettivo tutto sommato fattibile considerando che è rimasto in ottimi rapporti con Gibbons e con molti compagni di allora, fra cui l’ottimoTony Warriner.
Idealmente la storia potrebbe interessare le origini di Robert Foster, indagando i rapporti tra le metropoli (Union City, in pratica la versione distopica di Sidney) rimaste sul suolo australiano e spostando l’attenzione sulla Tasmania, patria degli uomini liberi. Solo il tempo saprà dirci se rivedremo in azione Robert e Joey, resi assai popolari per una nuova generazione di videogiocatori grazie alla reperibilità gratuita del gioco originale. Per ora dobbiamo farci bastare la versione Remastered, uscita su dispositivi iOS una decina di anni fa, comprensiva di nuove tavole disegnate dallo stesso Dave Gibbons.
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