- TGM: Parliamo un po’ di Kane adesso.
- Joe Kucan: Sì, parliamo di me. Di quanto sono importante. Tutto gira intorno a me. Me, me, me!
- TGM: Esatto! Come dicevi prima, Kane è il cattivo per eccellenza, ma tu pensi che lui si veda in quel modo?
- Joe Kucan: Credo che nessuno si veda come il cattivo. Siamo sempre l’eroe della nostra storia. Nessuno al mondo si alza al mattino e dice: “Sai cosa, da adesso in poi sarò un grandissimo st***zo”. Tutti quanti crediamo che le nostre motivazioni siano pure, anche quando sono egoistiche, e questo ci dà la giustificazione morale per le azioni che compiamo. In questo senso, Kane non è diverso dagli altri, lui è convinto che tutto ciò che fa risulterà nel miglioramento dell’intera specie umana. Non penso che sia possibile interpretare un personaggio che ritenga di essere il cattivo della storia.

Senza Kane, è chiaro che i GDI non reggono il confronto in quanto a carisma, ma alcune loro unità come le Orca avevano il loro bel perché.
- TGM: Rimaniamo per un attimo sulle motivazioni. Kane ha puntato fin dal principio all’Ascesa, che è sempre stato il suo obiettivo principale; d’altra parte, l’abbiamo visto cambiare nel corso delle sue avventure. Quindi ti faccio una doppia domanda: qual è la motivazione principale di Kane, e lui com’è cambiato lungo il percorso che ha affrontato?
- Joe Kucan: La sua motivazione principale è il potere. Lui sa cosa è meglio non solo per la nostra specie, ma anche per tutta la vita senziente dell’universo. Ha una chiara idea di quali siano i prossimi passi dell’evoluzione su scala galattica. Questo è il fulcro della vicenda, alla fine, l’Ascesa è proprio questo: trascendere il proprio stato e diventare qualcosa di più grande. Egoisticamente, Kane la vuole per se stesso, ma al tempo stesso è sinceramente convinto che questa possibilità debba essere concessa a tutti, e per questo guida la Confraternita. Credo che nel corso dei giochi si veda come Kane si indirizzi in maniera sempre più specifica sul suo obiettivo, anche se ogni volta che sembra raggiungerlo succede qualcosa che lo allontana di nuovo. Questo tra l’altro lo rende mano a mano un po’ più disperato nelle sue azioni. Nell’ultimo gioco alla fine ha successo e effettua l’Ascensione, ma nessuno sa esattamente in cosa consista.
- TGM: A che punto ti sei reso conto che stavi creando e interpretando un personaggio così iconico non solo per la scena videoludica, ma anche nell’ambito sci-fi in generale?
- Joe Kucan: Wow, non sono sicuro di aver mai fatto una cosa del genere. Qualcuno dice che è così, ma non lo so, forse c’è un po’ troppo hype e ottimismo. La mia risposta standard dovrebbe essere: “Lo sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stato un successone!”. In realtà, non sono proprio convinto che abbiamo cambiato il mondo sci-fi. Abbiamo contribuito all’evoluzione dei videogiochi, questo sì, ma andare al di là di questo mi pare un’esagerazione. In tutta onestà, io credo che questi siano giochi molto belli e divertenti a cui io ho dato il mio piccolo contributo.

Lo sguardo puntato verso qualcosa che ancora non c’è, ma arriverà. L’Ascensione è il solo obiettivo.
- TGM: Non credo che il tuo contributo sia stato così limitato, Joe. Questa remaster ha scatenato tanta attesa; tu cosa ne pensi di tutto l’hype che c’è?
- Joe Kucan: È davvero lusinghiero, e ti dirò perché. C’è qualcosa che va al di là del gioco in sé e per sé: l‘hype delle persone riguarda le loro memorie, l’importanza che i videogiochi hanno avuto nella loro vita. La remaster di Command & Conquer non è solo un tributo ai titoli originali, ma anche al gaming in generale nel senso più ampio; in sostanza è un’opportunità per i giocatori di venticinque anni fa di ricordare dov’erano a quel tempo, con chi giocavano e l’importanza dei videogiochi per loro. La speranza è di riportare alla memoria l’esperienza di quel tempo. Nel 1995 nessun adulto giocava con il PC, ma ora tutti quei giocatori sono cresciuti e hanno contribuito a plasmare l’industria videoludica di adesso. La loro passione per Command & Conquer e per quel periodo costituisce le fondamenta per la loro passione di oggi.
Purtroppo non abbiamo avuto altro tempo per continuare la conversazione con Joe Kucan, ma avete capito che razza di personaggio? Ammetto di essermi divertito parecchio a intervistarlo. Mi auguro che abbiate apprezzato anche voi e che, come dice lui, vi siano tornati in mente bei ricordi. Dai, che al 5 giugno manca ormai pochissimo.
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