WATCH DOGS: LEGION HA DI COLPO MOSTRATO CON ASSOLUTA CHIAREZZA CHE DIFFERENZA FACCIA (E FARÀ) IL RAY TRACING NELLA NUOVA GENERAZIONE DI GIOCHI CHE CI ATTENDONO

La grafica non è mai stato un fattore determinante nel successo di Fortnite, ma su Series X è bello come non mai.
Qualche problemi di pop-up se lo porta dietro anche Fortnite, ma nel complesso l’esperienza su Series X col battle royale di Epic è notevole: non solo il balzo di risoluzione e di fluidità si avverte chiaramente (specialmente in split screen, ora a 60 FPS bloccati), ma anche la gestione delle luci e delle ombre regala nuovi e suggestivi scorci, graziati da una gestione della fisica che va a migliorare prima di tutto l’erba, ma anche la reazione degli alberi alle esplosioni e in generale di tutti i fluidi presenti in gioco.
UNA BELLA AGGIUSTATA AL TRUCCO
L’effetto Series X però si respira anche su tutti quei giochi che non stati (ancora?) graziati da un upgrade dedicato. L’intero catalogo di giochi acquistato in passato funziona su Series X, ed è un risultato impressionante se si pensa che i giochi per Xbox One condividono la stessa architettura, ma per quelli 360 e Xbox originale si è dovuto passare attraverso un’emulazione software. Sono ovviamente i giochi più recenti, però, a godere maggiormente del balzo nelle performance dell’hardware. The Witcher 3 (per cui arriverà apposito upgrade in futuro) già così, senza sforzi, si avvicina nettamente (per framerate e risoluzione) all’esperienza tarata a ultra su PC.
PES 2021 poi è quasi un altro gioco per la differenza che il framerate più elevato impone ai movimenti dei giocatori controllati dall’utente sul campo, mentre titoli più recenti, che iniziavano a “stare stretti” su Xbox One (S/X), su Series X raggiungono naturalmente un pieno potenziale. È il caso di Star Wars Jedi: Fallen Order, di recente disponibile su Xbox Game Pass grazie all’introduzione del pacchetto EA Play, che di colpo relega a un passato inglorioso i cali di frame che lo caratterizzavano.
UNA SERIES X (QUASI) SEMPRE SUL PEZZO
Prima di congedarci da questa (seconda) lunga analisi di Xbox Series X, è il caso di spendere qualche parola su altri due fattori che condizionano l’esperienza di gioco. Il primo riguarda i tempi di caricamento, crollati oltre ogni più rosea aspettativa.
IL QUICK RESUME NON SEMBRA FUNZIONARE SEMPRE COME DOVUTO, PROBABILMENTE PER UN MANCATO SUPPORTO DA PARTE DEI TITOLI IN CATALOGO