L’overwatch va ponderato con attenzione quando gli spazi si fanno più aperti, come in BattleTech
FOR THE GREATER GOOD
Proprio BattleTech ci offre il gancio per andare a dare una sbirciatina al di fuori del mondo videoludico: anche in molti wargame da tavolo l’overwatch ha grande rilevanza. Partiamo con uno dei più famosi, Warhammer 40,000, dove questa meccanica ha subito una netta modifica l’anno scorso con il passaggio all’ultima edizione, la nona. Mentre in precedenza ogni truppa che veniva caricata in corpo a corpo poteva sparare all’attaccante, seppur con dei malus al tiro, ad oggi questa funzionalità automatica è stata del tutto rimossa, lasciando la possibilità ad un’unica unità per turno di usarla, tra l’altra con un costo non indifferente in punti comando, che di solito vengono usati per attivare altre abilità.
Le motivazioni di un cambio così radicale vanno ricercate in aspetti molto pratici, visto che l’intenzione è quella di snellire le dinamiche di un gioco già piuttosto complesso di suo, e ridurre la durata di ogni partita, che facilmente può superare le tre/quattro ore. È interessante notare che una svolta di tale portata porta a conseguenze di grande rilievo per quelle fazioni che fanno proprio dell’overwatch un punto di forza; ecco allora che sono state introdotte regole specifiche per l’impero T’au, il quale fa proprio del fuoco di tiro la propria speranza di vittoria. Un approccio del tutto diverso viene usato invece nel wargame Infinity, di Corvus Belli, dove in pratica ogni azione è oggetto di una mossa in risposta da parte delle miniature nelle vicinanze; in pratica è come essere in costante overwatch, qualsiasi cosa accada. Certo, Infinity è uno skirmish game, con un numero molto ridotto di soldati in campo, e tale differenza rispetto a Warhammer 40,000 rende la situazione molto più gestibile. Tornando invece ai nostri amati videogiochi, vorrei fare un’ultima, rapida sortita nel campo degli strategici in tempo reale. Rapida perché lì non ce n’è di overwatch, direte voi? Attenzione, potrei sorprendervi. Nell’action shooter co-op Red Solstice 2: Survivors, in uscita il mese prossimo, esiste l’opzione di implementarlo: così facendo, ogni alieno brutto e cattivo che entra nel raggio d’azione delle vostre armi verrà colpito senza che voi dobbiate nemmeno sforzarvi di puntare il mouse e cliccare.
più ci si allontana dai tattici, più diventa difficile trovare meccaniche assimilabili all’overwatch
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