L’ambientazione “glaciale” conferisce a buona parte delle aree un look quasi monocromatico, nonostante la direzione artistica sia notevole

Nancy e Ronald Reagan, rispettivamente a cavallo di un missile e un velociraptor. E non è neppure la cosa più strana che vedrete a Denver.
Anche se l’aspetto puramente cosmetico impallidisce di fronte a colleghi come il già citato Original Sin, complessivamente il giudizio tecnico si conferma discreto pur segnalando diversi prevedibili (cionondimeno fastidiosi) bug della prima ora tra tooltip permanenti o NPC impossibili da interpellare che mi hanno costretto più volte a tornare alla schermata iniziale per ricaricare la posizione.
Nonostante una discreta presentazione tecnica, non mancano bug fastidiosi
In Breve: Wasteland 3 è un buon gioco di ruolo, discreto nella realizzazione ma ricco di situazioni e scelte morali che garantiscono coinvolgimento e rigiocabilità. La modalità multigiocatore è ancora tutta da provare, ma l’idea è molto buona e non vediamo l’ora di verificarla sul campo, una volta che i server saranno popolati. Un ottimo modo per rinfrescarsi dalla calura estiva tra le pareti di casa e il condizionatore a palla, tanto per ricreare le rigide temperature del Colorado, ma allo stato attuale sganciate i soldi a vostro rischio e pericolo: i bug della prima ora sono diversi e in agguato, e attenderei con calma l’arrivo delle prime patch riparatrici.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i7, 16 GB RAM, Nvidia Geforce GTX 1070, SSD
Com’è, Come Gira: Wasteland 3 non ha mostrato incertezze con la configurazione indicata al livello di dettagli massimo, ma bug di vario tipo hanno costretto più volte ad abbandonare mestamente la partita. Salvate sempre, salvate spesso.