Metal: Hellsinger – Recensione

PC PS5 Xbox Series X

A volte l’unica medicina è una sana dose di Metal e Demoni. Quale miglior posto dell’inferno per sfogarsi un po’?

Sviluppatore / Publisher: The Outsiders / Funcom Prezzo: 39,99 euro Localizzazione: Testo e Sottotitoli Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation5, Xbox Series X/S Data di Lancio: 15 settembre 2022

A prima vista Metal: Hellsinger sembra una lettera d’amore a uno dei più amati FPS di tutti i tempi e in buona parte è proprio così. Trovare similitudini con la saga di Doom non difficile, dal gameplay a una ambientazione davvero infernale, e sarebbe semplice additare il gioco come un clone più o meno riuscito. Dice però il detto: non giudicare il libro (o l’album) dalla copertina! Il segreto è che Hellsinger trascende il confine del proprio genere per diventare un ibrido tra sparatutto e gioco di ritmo, il cui obiettivo non è solo ed esclusivamente eliminare i nemici, quanto farlo seguendo il ritmo delle canzoni di sottofondo.metal hellsinger recensioneÈ quindi la colonna sonora a dettare ogni singolo sparo, spadata o schivata, diventando il perno fondamentale dell’esperienza e l’aspetto a cui è stata data in assoluto maggiore attenzione. Si tratta di una sinfonia interpretata da un vero e proprio cast di eccezione, una carrellata di alcuni dei più rinomati Screamer del mondo del Metal che si avvicendano in canzoni create appositamente dai Two Feathers, tra cui Alissa White-Gluz degli Arch Enemy, Randy Blythe dei Lamb of God, Matt Heafy dei Trivium, Dennis Lyxzén di Refused/INVSN, fino ad arrivare a Serj Tankian dei System of a Down. Non è azzardato considerare il titolo una sorta di concept album, che segue in maniera omogenea un vero e proprio filone narrativo nonostante gli svariati artisti chiamati in causa.

THE VOICE OF METAL

La storia della nostra protagonista, l’Ignota, è narrata dall’esperto Troy Baker, che veste i coloriti panni di Paz, un teschio parlante dai poteri strabilianti che nasconde ben più di un segreto. Tutto quello che vi basterà sapere per iniziare, però, è che la silenziosa demone ha più di un conto in sospeso con l’inferno. Il suo regnante, la Giudice Rossa, le ha rubato la voce e l’Ignota è pronta a fare un vero e proprio massacro per riprendersi ciò che è suo pezzo per pezzo, se necessario.

Tutto quello che vi basterà sapere per iniziare è che la silenziosa demone ha più di un conto in sospeso con l’inferno

Per compiere l’impresa abbiamo a nostra disposizione un arsenale mica male, che comprende la spada Terminus e il sopracitato Teschio di Paz, in grado di lanciare palle infuocate ai nemici. Per i veri danni, tuttavia, è sempre meglio fare affidamento alle armi secondarie, sulle quali metteremo progressivamente gli artigli durante il nostro viaggetto all’inferno: Persefone, il fucile a pompa in grado di annichilire anche i nemici più possenti; i mastini Cerbero e Otro, doppie pistole che permettono di fare danni da distanza; Vulcano, una balestra in grado di sparare frecce esplosive ottime per eliminare interi gruppi di nemici; e infine Corvo Infernale, un paio di asce da lancio che tornano indietro stile boomerang e fanno danno anche in fase di ritorno. Ciascuna di esse vanta una abilità speciale che può essere sbloccata facendo danni ai nemici. Si passa da una semplice ma efficace sfera infuocata in grado di fare ingenti danni a qualcosa di molto più elaborato, come un buff che incrementa temporaneamente il tempo della canzone introducendo un pesante riff di chitarra, dandoci una chance di infliggere ingenti danni.

metal hellsinger

Una volta dato il via alle danze non c’è mai un momento di pace!

Pur non essendo certamente un titolo AAA, Metal: Hellsinger supera sé stesso anche grazie a una serie di ottime scelte di design. Ogni menù, ad esempio, è ben curato e infarcito di piccole animazioni che danno un certo carattere alla protagonista, pronta a mostrarci tutte le armi nel suo repertorio o salutarci con il gesto delle corna quando si chiude il gioco.

UNIVERSE HAS A RYTHM, FOLLOW IT

Sebbene vanti una varietà di nemici senza dubbio inferiore – specie quando si parla dei boss (che, sebbene ricorrano a differenti stratagemmi, hanno quasi tutti lo stesso aspetto) – proprio come in Doom Eternal, il fulcro dell’azione è trovare ritmo nel caos e fare bene attenzione a quali nemici compaiono. I

l fulcro dell’azione è trovare ritmo nel caos e fare bene attenzione a quali nemici compaiono

Prioritizzare i mostri al momento giusto è assolutamente indispensabile per poter andare avanti. Come avevamo anticipato, però, andare a tempo è fondamentale, specie al massimo livello di difficoltà o nel caso si voglia fare alti punteggi. Le serie ritmiche di uccisioni attivano abilità passive chiamate manne, che potenziano ulteriormente il nostro potere offensivo e colpire a ritmo (o raccogliere dei gettoni sparsi per le mappe) permette di caricare la barra della furia, una risorsa che incrementa notevolmente l’attacco e sblocca i vari “strati” musicali.

metal hellsinger

Il diavolo è nei dettagli… L’unica differenza visiva tra i vari boss dei livelli, fatta eccezione per l’ultimo, è la forma della corona.

Per ascoltare le canzoni nella loro forma completa ci troveremo quindi sempre più spinti a mantenere alta la furia evitando di subire danni, effettuando scatti con tempo perfetto e, durante i periodi di pausa, facendo un po’ di sano headbanging con Paz. Quando gli astri si allineano, tutti gli effetti sonori che nascono dai nostri comandi vanno a mescolarsi organicamente con le canzoni e si entra in un adrenalinico ciclo di metal e carneficina nel quale è davvero molto facile perdersi. Per fortuna, arrivare alla fine delle tre orette necessarie per finire il titolo a livello intermedio non significa esaurire tutto quello che Metal: Hellbender ha da offrire. Ogni inferno offre infatti delle sfide chiamate Tormenti, che si svolgono in arene distinte e mettono come premi in palio sette particolari potenziamenti, i Sigilli, che aiutano sensibilmente a incrementalre il proprio punteggio.

La breve durata della campagna viene quindi ampiamente ribilanciata da una rigiocabilità parecchio alta

La breve durata della campagna viene quindi ampiamente ribilanciata da una rigiocabilità parecchio alta. Proprio come ci si può aspettare da un gioco di ritmo, la vera sfida è scalare la leaderboard globale tentando di raggiungere punteggi perfetti, una sfida potenzialmente infinita che ha senza dubbio il suo fascino.

In Breve: Metal: Hellsinger è un riuscito ibrido tra FPS e gioco di ritmo che suona come una vera e propria Love Letter ai grandi classici come Doom. Gameplay e musica si uniscono in un binomio di violenza e adrenalina nel quale è facile perdersi, esaltando quella relazione tanto speciale che sin dagli anni Novanta unisce i videogiochi e Metal. Nonostante una varietà non proprio eccelsa di nemici, alcune boss fight un po’ sotto tono e una storia che si conclude troppo presto, è quindi facile suggerire il titolo di The Outsiders a tutti i metallari pronti a godersi una nuova sfida.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Ryzen 5 5600x, 16 GB ram, rtx 3070, HDD
Com’è, Come Gira: Durante la nostra decina di ore di gioco non abbiamo notato particolari cali o problemi. La calibrazione di audio e visual iniziale aiuta a calcolare la latenza in maniera precisa e la grafica leggera non pesta mai i piedi all’azione.

 

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Pro

  • Eccezionale colonna sonora con un cast semplicemente strabiliante / Gameplay accattivante / Buona rigiocabilità.

Contro

  • Poca varietà di nemici, specialmente dei boss / Storia un po' corta.
8.8

Più che buono

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