Bombshell - Recensione

PC PS4 Xbox One

Brutta storia. Bombshell m’è stato simpatico fin da subito; ero contentissimo del ritorno di 3D Realms – in veste di publisher per Interceptor Entertainment, come nel remake di Rise of the Triad – e in fin dei conti mi piaceva anche l’idea del tipo di prodotto, un topdown shooter, dunque non un FPS di quelli che hanno fatto la grandezza della casa (Duke Nukem su tutti) ma, almeno, un genere abbastanza ganassa da far venir fuori del buono. E qualcosina di buono c’è, in effetti, nella concezione di alcune armi e in un impianto visivo piuttosto ben fatto, benché stilisticamente anonimo. Il resto, purtroppo, è rimasto nelle intenzioni dello sviluppatore, che pure non erano così malvagie.

IL LAVORETTO DI UNA SPECIALISTA

bombshell_review (6)

Gli elementi messi in gioco da Bombshell sono in linea con altre produzioni dello stesso genere, percorrendo in alcuni casi la strada della citazione e, in altri, sforzandosi di fare qualcosina in più. Lungo lo storymode vengono introdotti otto gingilli offensivi, tra cui il più importante è sicuramente il sistema cibernetico chiamato amorevolmente “Amiga”, ovvero una pistola affiancata a un robottino che, a sua volta, condivide le munizioni/batterie con l’arma, combatte autonomamente e può servire alla bisogna per risolvere semplicissimi puzzle. Troviamo poi un riferimento diretto al Flak Cannon di Unreal, una fondamentale mitragliatrice a energia con proiettili infiniti e ancora gatling, lanciafiamme, lanciamissili, raggi EMP e altri immancabili degli sparatutto. Ogni gingillo è dotato di una doppia funzione, quasi sempre un danno più forte con maggior consumo di munizioni, ed è potenziabile con le risorse accumulate in battaglia, attraverso una pratica interfaccia che possiamo richiamare in qualsiasi momento.

E qualcosa di buono c’è, nella concezione di alcune armi e in un impianto visivo piuttosto ben fatto, benché stilisticamente anonimo

Stesso discorso per una gamma più limitata di abilità, che possono crescere di potenza e funzioni nel corso del gioco.
E allora, esattamente, cos’è che non va in Bombshell? Beh, non c’è che l’imbarazzo della scelta, e i problemi iniziano proprio dalle meccaniche shooter. Per dirne una, è possibile individuare e sparare ai nemici lontani con la minimappa, caratteristica assai odiata oltre che poco spettacolare, e quello che riesce ad emergere dai lati della visuale (penalizzata, ahimè, da un’interfaccia parecchio invasiva) non è nemmeno un granché, laddove le AI si limitano a buttarsi in avanti, a proteggersi o bombardarci se ne hanno il potere, per poi tornare a farsi massacrare impunemente. Gli obiettivi sono sempre scontatissimi – raccolta di oggetti in sequenza per sbloccare porte, oppure per far saltare barriere – e soprattutto prevedono l’infausta necessità di dover percorrere chilometri di ambientazioni vuote alla loro ricerca, visto che la mappa e le sue diramazioni non sono immediatamente visibili – dettaglio invero classico e sempre gradito – e i nemici non riappaiono una volta uccisi.

CAMMINA CAMMINA

bombshell_review (2)

Tutto questo provoca una noia mortale, naturalmente, capace di ammazzare qualsiasi parvenza di divertimento a colpi di corsette e facili combattimenti. Metteteci anche una trama e un personaggio principale così sopra le righe da fare il giro e diventare risaputissimi – una specialista che combatte da sola l’invasione aliena, con annesso rapimento del Presidente USA – insieme ai diversi bug che sono sopravvissuti alla pur volonterosa fase di test.

La struttura delle missioni provoca una noia mortale, capace di ammazzare qualsiasi parvenza di divertimento

Tra questi troviamo nemici che si bloccano, improvvisi crash al desktop (ormai rari, questo va detto), morti improvvise del personaggio e killing move così brutte da sperare che si tratti di errori e placeholder rimasti nel codice finale… È anche vero, però, che il livello del prodotto non è quello che emerge dalla media di Metacritic. Un po’ della colpa va a un codice anticipato clamorosamente buggato che, evidentemente, qualcuno ha usato come base per la recensione, prima che venisse in gran parte corretto nelle ultime settimane. Noi non l’abbiamo fatto, abbiamo testato pazientemente Bombshell per decine di ore e il risultato è stato comunque modesto, pur se vicino alla sufficienza. Che fatica.

L’atteggiamento cialtrone di Bombshell m’era piaciuto, almeno sulla carta, ma non ha saputo mantenere le promesse. Le pretese, da amante degli sparatutto serrati, non erano nemmeno eccessive: mi sarebbe bastato che si sparasse bene e tanto, che le AI e le dinamiche di gioco offrissero la giusta sfida, e che la varietà e struttura degli scenari fossero quantomeno interessanti. Purtroppo è così solo in piccolissima parte, ed è un peccato, considerando la discreta fattura tecnica di Bombshell (animazioni a parte), carente e maldestro in troppe caratteristiche centrali.

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Alcune armi ben fatte.
  • Graficamente gradevole...

Contro

  • ... ma anonimo.
  • Diversi bug ancora da sistemare.
  • Noioso in tanti passaggi, un peccato mortale per un action game.
5.8

Insufficiente

Marietto è così dentro alla sci-fi che non riesce a trovare la strada per uscirne. Per lui i videogiochi sono proprio questo, una porta per accedere a un pezzo di fantascienza che si realizza qui e ora, senza aspettare la fine del mondo.

Password dimenticata