Nella beta sono disponibili ben 7 equipaggi, ognuno capace di offrire un’esperienza diversa
Sebbene potrà fare piacere a quei veterani ormai stufi dell’ammontare di giochi in cell shading o estremamente “cartoonosi”, la decisione di puntare su questo stile molto cupo e grigio rischia di ridurre quasi a una macchietta gli strambi robot di cui prendiamo possesso.
COUNTERCURRENT DISINTEGRATION
Disintegration è palesemente nato per essere un gioco a sé stante, che evita di seguire qualsiasi moda passeggera. Questa sfrontatezza nei confronti del mercato e del pubblico non può che far sorridere: si tratta senza dubbio di una piccola ventata di aria fresca in un’industria sempre più concentrata sul creare il più grande profitto possibile raggiungendo sempre più persone ma, da punto di forza, si potrebbe anche trasformare in un potenziale problema per il titolo di V1 Interactive. Durante la beta è stato quasi impossibile non porsi una serie di domande: a chi è diretto questo gioco? Come potrà raggiungere il proprio Audience? E quanti saranno davvero disposti a spendere le tante energie mentali richieste per potersi godere Disintegration per più di qualche giorno? Al momento non abbiamo ancora trovato una risposta, per quanto ci piacciano gli sviluppatori pronti a prendersi qualche rischio.
La sfrontatezza nei confronti del mercato e del pubblico si potrebbe trasformare in un potenziale problema per Disintegration
Per dovere di cronaca aggiungiamo, oltre a qualche (comprensibile) calo di fps e popping che speriamo vengano prontamente risolti, una mappatura dei tasti non esattamente pensata per giocare su PC – che, fortunatamente, è comunque possibile cambiare dalle impostazioni – e uno store ancora nascosto, che non promette nulla di buono sul fronte microtransazioni (ma è ancora prestissimo per mugugnare, sia chiaro). Nel frattempo, considerati i tanti punti di interesse e un’esperienza sostanzialmente positiva, nonostante gli appunti, vi consigliamo di dare un’occhiata alla Open beta, disponibile al seguente link.
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