Da quando il fenomeno Twilight ha invaso librerie e sale cinematografiche, il modo in cui ci si approccia a storie – anche con sfondo sentimentale – a base di vampiri o altre mostruosità è sempre carico di cliché, e il rischio dello scivolone in momenti di scarso valore narrativo o drammaturgico è sempre dietro l’angolo.
C’è anche da dire che con il giusto background, tanti altri prodotti, destinati ad un pubblico young adult, sono riusciti a ritagliarsi un’interessante fetta di interesse, così come di spettatori, grazie a qualche guizzo intrigante di stile o sceneggiatura. Ebbene, dopo aver visto le prime tre puntate che ci ha fatto avere in anteprima Sky Atlantic, possiamo affermare che A Discovery of Witches riesce a strappare l’interesse dello spettatore proprio grazie a un incipit intrigante, lontano dagli stereotipi di genere e con una buona dose di mistero a coronare tutto il pacchetto, grazie anche al materiale della trilogia originale di Deborah Harkness dai cui è tratto.
Diana Bishop è una strega, consapevole dei suoi poteri anche se rifiuta la propria natura, dedicandosi a tempo pieno all’attività di storica universitaria. Nell’immaginario del serial sulla società odierna, dunque, le streghe esistono, non praticano magia all’aria aperta e le giornate passano in totale armonia. Parte di questa pace è data anche dalla presenza di maghi nelle alte cariche sociali, cosa che rende la convivenza tra streghe, vampiri e demoni pacifica, senza dare nell’occhio. Esatto, oltre le streghe, nel quotidiano ci sono anche cerchie delle creature menzionate, tutte con regolare impiego e la propria routine quotidiana. Sappiamo che tra queste fazioni vige un accordo di pace, ma la presenza di un manoscritto magico, considerato quasi una leggenda e che si manifesta improvvisamente tra le mani della protagonista, metterà questa tregua a dura prova, anche per via di Matthew Clairmont, vampiro centenario che aiuterà Diana a decifrare i segreti del tomo magico. La posta in palio è alta: la conoscenza magica suprema e indizi su nascita e creazione dei vampiri. Quando tra i due le cose cominceranno a farsi romantiche, oltre che movimentate da forti pulsioni – cosa ben diversa, che viene sottolineata nella serie – la situazione cambierà e si complicherà, specie nel momento in cui lei sembrerà mettersi contro i suoi simili fidandosi di un nemico.
un ottimo incipit è ciò che basta ad A Discovery of Witches per attirare sin da subito l’attenzione
Questo, invece non avviene mai, proprio grazie al forte background “civile e urbano” della storia. Sarebbe fuori luogo mostrare creature o magie nel bel mezzo della strada, motivo per cui all’azione spicciola, la serie preferisce il verbo. In particolare le prime puntate si prendono tutto il tempo necessario per introdurci a gerarchie, organizzazioni e stile di vita di tutte le fazioni, cercando quasi un appiglio realistico per sviscerare alcuni nodi – i vampiri, ad esempio, eseguono accurati test del sangue per studiare il DNA, a dimostrazione che per quanto bramosi di berlo, lo stesso plasma è qualcosa che concretamente non conoscono, e hanno bisogno di strumenti di uso quotidiano.
Da questo piccolo appunto si dipana la trama, fitta di misteri, introducendo anche interessanti twist sparati a cielo aperto, che rapiscono l’attenzione sin dalle prime battute (i vampiri come antica creazione delle streghe?).
A Discovery of Witches si è rivelata essere una serie tutt’altro che banale. L’incipit ha saputo tenere alta la nostra attenzione con qualche colpo ben assestato e la giusta dose di mistero, grazie anche alla concezione di un universo paranormale tendente al “realismo fantastico”, più credibile di quanto ci si possa aspettare.
A Discovery of Witches andrà in onda su Sky Atlantic e NOW TV dal 29 gennaio.