Forte della creazione di vere leggende, come quelle di di Halo e Master Chief, Marcus Lehto dirige V1 Interactive nello sviluppo dell’intrigante e coraggiosissimo Disintegration .
Alla guida della nostra gravecycle e accompagnati dalla nostra squadra, ci lasciamo alle spalle la piazza dove è avvenuto l’ultimo scontro per proseguire in direzione di un lungo ponte, dove la vista si apre sullo spazio circostante e le linee prospettiche si allungano verso un punto lontano che corrisponde al nostro obiettivo.
Per evitare il game over è necessario sfruttare al meglio le capacità offensive del nostro velivolo
I PECCATI DEI PADRI
In una presentazione ospitata in maniera rigorosamente virtuale dal publisher Private Division, abbiamo avuto una dimostrazione hands-off di una missione del titolo di V1 Interactive di prossima uscita (in realtà sappiamo solo che è prevista per quest’anno). Ad accompagnarci durante la presentazione c’era il game director del gioco, niente meno che il mitico Marcus Lehto (la cui intervista potete leggere separatamente nell’apposito articolo), il quale ha voluto specificare che non tutte le missioni saranno altrettanto pregne d’azione; altre parti della campagna avranno un tono più esplorativo, o, in certi casi, addirittura stealth, un po’ come dire che la storia principale ci porterà attraverso una serie di eventi e luoghi che non smetteranno di sorprenderci.
Per ora, ci voglio credere, ma ne riparleremo in sede di recensione finale. Lo stesso Lehto ha passato buona parte del tempo a nostra disposizione per raccontarci qualcosa in più del mondo in cui si svolgono gli eventi rispetto a quanto già noto al tempo della technical beta di cui vi ha raccontato il nostro Gian Filippo.
L’ispirazione principale è venuta da un attento sguardo alle idiosincrasie del mondo contemporaneo
Come in ogni buon episodio di Black Mirror che si rispetti, Lehto ha portato alle estreme conseguenze questi aspetti e si è immaginato un mondo in cui gli umani, per poter sopravvivere alla situazione creata da loro stessi, sono costretti a trasferire i propri cervelli in esseri meccanici attraverso un processo noto come “integrazione”.
Continua nella prossima pagina…
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