Pubblicità, fare di più facendo meno

Pubblicità, fare di più facendo meno

Come si fa pubblicità a un qualsiasi prodotto dell’industria videoludica in questi tempi tumultuosi? Il segreto gira che ti rigira è sempre avere un briciolo di inventiva, o comunque il sapersi arrangiare con quel che si ha, che in un periodo come quello attuale pare essere davvero poco, tra fiere cancellate e la chiusura (speriamo solo temporanea) di tantissimi negozi. L’ultima ad aver fatto parlare di sé in questi termini è stata Sony, reduce dall’annuncio meno in pompa magna possibile del DualSense, futuro controller della PlayStation 5. A coloro che si aspettavano un vero e proprio spettacolo pieno di rivelazioni da togliere il fiato, palchi, luci stroboscopiche e scroscianti applausi dal pubblico, quell’articoletto sul sito ufficiale sarà parso sicuramente un po’ sottotono, ma in realtà aveva nascosta dietro una tattica ben precisa.

Quella di Sony è stata una vera dichiarazione di forza, che ha funzionato almeno sotto il profilo del reach

Una dichiarazione di forza, l’hanno definita alcuni, verso la diretta concorrente Microsoft, che lo stesso giorno ha invece lanciato lo streaming di un annuncio, seppur secondario, riguardante la Serie X. Ha funzionato? Tirate le somme, parrebbe di sì. Nonostante (o proprio per via di?) fior di meme sull’aspetto peculiare del nuovo controller, il tamtam su giornali e social ha finito per premiare inevitabilmente Sony, almeno sul fronte reach, segno che nonostante i lunghi silenzi la compagnia sia assolutamente ancora in corsa.Pubblicità videogiochi

LA NUOVA VIA DA SEGUIRE

Il segreto per sopravvivere in questi tempi di magra, dunque, potrebbe essere proprio questo: fare un annuncio austero ma meticolosamente calcolato o, in casi estremi, addirittura non farlo proprio. Quest’ultimo era probabilmente il piano riservato da Activision per Call of Duty: Warzone, secondo tentativo di ritagliarsi una fetta abbastanza soddisfacente dell’ancora florido mercato dei Battle Royale.

fare un annuncio austero ma meticolosamente calcolato o, in casi estremi, addirittura non farlo proprio

Così non è stato, o almeno non completamente. Tra leak e glitch che hanno permesso di scovarne le tracce mesi prima, l’arrivo del nuovo giocattolino di Infinity Ward e Raven Software non è stato propriamente una sorpresa ma ha comunque sortito un discreto successo, pur senza eguagliare quello che all’epoca arrivò con il diretto concorrente Apex Legends, piombato sugli schermi (e immediatamente anche sugli hard disk) di milioni di giocatori come un fulmine a ciel sereno.

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