the falconeer anteprima

The Falconeer

PC Xbox Series X

The Falconeer – Anteprima

I COMBATTIMENTI AEREI SONO SPETTACOLARI, ED è PROPRIO COME ESSERE Lì NEL CIELO, A LOTTARE CONTRO ALTRI FALCONIERI

Comunque sia, è qui che iniziamo a sbattere le ali e a percepire il mondo con un altro punto di vista: quello di una telecamera che segue costantemente la coda del nostro falco. In pratica, però, il vero protagonista del gioco è proprio il rapace! Lo muoviamo direttamente con il joypad (o con tastiera e mouse, o con il joystick che avete comprato apposta per Flight Simulator) e lo portiamo in volo tra gli arcipelaghi del Grande Ursee cercando di portare sempre a casa la pellaccia, tra voli di ricognizione e spaventosi combattimenti in cielo.

FACCIO QUELLO CHE VOGLIO, FACCIO QUELLO CHE MI VA

Come nella migliore delle tradizioni, c’è un conflitto in corso ma a noi falconieri interessa poco. Essendo un gioco di ruolo, i nostri veri obiettivi li decidiamo noi, anche se naturalmente arricchirsi rimane quello principale. Siamo liberi di prendere parte al conflitto per la fazione che più ci piace o che più ci conviene in quel momento, oppure possiamo limitarci a compiere le missioni che incontriamo strada facendo, atterrando sulle piccole isole che ancora resistono all’impeto delle onde.

Siamo atterrati a Frammento, dove il Guardiano della Tradizione Iasper ci informa sulla politica locale.

Poiché sostanzialmente siamo in volo tutto il tempo, non incontriamo i PNG come faremmo in un comune gioco di ruolo, ma siamo “contattati” direttamente dagli equipaggi delle navi o degli aeromobili che incontriamo “strada facendo” e potremo assisterli nel loro viaggio o soddisfare in qualche modo le loro richieste, solitamente in cambio di denaro. Non solo: su ogni isola su cui appoggiamo gli artigli, possiamo incontrare personaggi o autorità disposti a darci missioni pericolose da compiere. In ogni caso, dobbiamo sempre prendere qualche decisione importante se vogliamo intraprendere qualsiasi carriera (altrimenti il gioco si sarebbe chiamato “The Bighelloneer”, e non sarebbe stato altrettanto emozionante).

SCENOGRAFICO, MA VERAMENTE NEXT GEN?

La componente più scenografica del gioco è chiaramente quella dei combattimenti aerei. A differenza dei capisaldi della simulazione di volo, tuttavia, l’agilità di un falco consente una maggiore libertà di controllo e rende il tutto molto più emozionante. Avete presenti le spaventose picchiate e le repentine cabrate di cui parlavo prima, e i veloci avvitamenti di cui non vi ho ancora parlato? Ecco, è proprio nelle fasi di combattimento che occorre imparare a gestirli per aggirare gli ostacoli, evitare i proiettili, sorprendere i nemici e rispondere al fuoco! Nei combattimenti è proprio come essere lì, in cielo, ad abbattere altri falconieri e lottare disperatamente per la nostra vita, circondati dalle nuvole e dal mare.

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A Porta Ovest c’è quel buon ristorantino. Quasi quasi stasera si mangia pesce!

Nuvole che spesso danno origine a tempeste che, però, non ci devono preoccupare più di tanto, perché i fulmini sono nostri amici: ci aiutano a ricaricare l’arma principale quando è a corto di energia. Il tutto, con una rappresentazione visiva di sicuro impatto scenico ma piuttosto curiosa dal punto di vista tecnico: considerando che si tratta di un grande debutto per la next-gen delle console Microsoft, mi sarei atteso un uso smodato del ray tracing e una sostanziale inamovibilità sull’hardware vecchio.

THE FALCONEER SARà ANCHE UN GIOCO DIVERTENTE, MA SORGE QUALCHE DUBBIO SUL SUO POTENZIALE COME ARALDO DELLA NEXT GEN

In realtà, in full HD, la mia ormai veneranda GeForce GTX 980 Ti ha dato ancora delle grandissime soddisfazioni, arrivando a macinare più di 150 fotogrammi al secondo, prontamente conteggiati dall’engine del gioco. E, senza ray tracing, le immagini non si discostano per qualità dagli screenshot promozionali forniti dalla software house. Insomma, viene un po’ spontaneo dubitare che si tratti del cavallo giusto su cui scommettere, per mostrare quanto possano essere rivoluzionarie le nuove console, ma in compenso i possessori di un PC non proprio all’ultimo grido possono tirare un sospiro di sollievo. Nella speranza, naturalmente, che questa fluidità venga mantenuta anche nella versione definitiva del gioco. Che, chissà, magari si mostrerà con un abito folgorante una volta sfruttato anche il ray tracing.

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