Grazie alla copia review di Flight Simulator fornitaci da Microsoft ci siamo librati nei cieli di tutto il mondo. Peccato solo dover tornare con i piedi per terra.
Sviluppatore / Publisher: Asobo Studio / Xbox Game Studios Prezzo: 69,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Online cooperativo Disponibile Su: PC (Steam, Microsoft Store)
Lo sapete che esiste un Flight Simulator da più tempo di Windows? Microsoft Flight Simulator 1.0 uscì infatti nel 1982, rendendolo il franchise in essere più longevo della Casa di Redmond.
Se poi tenete a mente che la serie non vedeva un seguito vero e proprio da ben 14 anni (Microsoft Flight del 2012 è più uno spin-off che altro), capirete che il compito dei francesi di Asobo Studio non era proprio di quelli banali. No pressure!
SKYNET
Dopo tutto questo tempo era lecito aspettarsi qualcosa di più di una lucidatina alla grafica e qualche aeroporto aggiuntivo, e questo è il primo aspetto in cui Microsoft Flight Simulator non delude, anzi stupisce e lascia la nostra mascella ben inchiodata a terra. La chiave di volta è data dalla combinazione di due tecnologie proprietarie: Bing Maps e Azure AI. Dalla prima, ogni volta che iniziamo una sessione di volo vengono scaricati i dati satellitari dell’area in questione: parliamo di oltre due PetaByte complessivi per il mondo intero. Questa mole immensa di informazioni viene poi data in pasto agli algoritmi digitali di Azure, che li combina con dati di fotogrammetria per creare una grafica fotorealistica, o quantomeno in alta definizione per quei pochi pertugi della Terra troppo remoti per l’interesse dei satelliti più avanzati. Tipo il Molise.
Ma non basta. I cervelli silicei dell’intelligenza artificiale elaborano queste texture e renderizzano sul terreno alberi, edifici, strade o altro. Si tratta in sostanza di un pezzo di tecnologia veramente impressionante, in grado non solo di stravolgere la qualità della fedeltà grafica che ci possiamo aspettare, ma anche di aumentare in maniera significativa il livello generale della simulazione e dell’immersività.
Potremo atterrare su minuscoli campi di volo, vedere punti d’interesse e anche osservare la fauna locale
Un prezzo da pagare, però, c’è: una connessione internet decente. I “cittadini” tra i nostri lettori non dovrebbero avere problemi, ma chi vive in zone rurali potrebbe dover rinunciare alla qualità della fotogrammetria: quest’estate vi sto scrivendo dalle colline intorno a Biella, dove, da anni, la fibra dovrebbe arrivare l’anno prossimo. Risultato: 9 Mbps in download, e quando scendo dalle quote di crociera per avvicinarmi a grandi città, il frame rate va in picchiata. Non è certo colpa degli sviluppatori, ma sappiatelo.
GAIA
La mappa libera dove si programma il proprio volo con decine di opzioni fa quindi la parte del leone, ma esiste anche una doverosa modalità training e degli “scenari” a tempo, che pongono la community di fronte a delle sfide prese da casi reali, come atterraggi in aeroporti infilati tra strette e tortuose valli che obbligano a un approccio in virata, o tratte dove viene testata la nostra abilità di navigazione. E io che a mala pena mi ricordo dove ho parcheggiato.
Continua nella prossima pagina…
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