MANCA POCO AL LANCIO DI RESIDENT EVIL VILLAGE, E NON VEDIAMO L’ORA DI SCOPRIRE QUALI RISPOSTE AVRANNO LE NOSTRE NUMEROSE DOMANDE
TECNICAMENTE PARLANDO
Sotto il profilo estetico il RE Engine sembra ormai essere un motore più che maturo, capace di tirare fuori ambientazioni iper-dettagliate e una qualità delle texture davvero alta, anche se per ora l’interattività con gli scenari sembra ancora piuttosto limitata e non ci aspettiamo chissà quali sorprese in questo senso. L’hardware PlayStation 5, su cui la demo girava, inizia a mostrare le vere differenze rispetto alla precedente generazione Sony ma sarà probabilmente su PC che Village riuscirà ad esprimere tutto il suo potenziale. Capcom ha rilasciato da qualche giorno le specifiche minime e consigliate, che potete consultare sulla pagina Steam del gioco.

Finora abbiamo visto il Villaggio e il Castello Dimitrescu, ma che diavolo di posto è questo? Sembra una sorta di catena di montaggio per la creazione di mostri.
Ciò che sin da ora ci ha lasciati piacevolmente colpiti è il comparto audio. Nei precedenti trailer e persino nella demo Maiden non era possibile apprezzare al meglio questo elemento di Resident Evil Village, ma il giocato che abbiamo potuto visionare ha messo in mostra effetti sonori cristallini e avvolgenti come poche altre volte ci è capitato di ascoltare. Riusciamo a malapena a immaginare i salti che faremo una volta indossato un bel paio di cuffie, meglio preparare qualche boccetta di tranquillante.
… E L’HYPE SI IMPENNA!
La numerosissima ed esigente community di Resident Evil è ormai da tempo divisa, per non dire lacerata, in due fazioni ben distinte. Da una parte abbiamo i fan di vecchia data più intransigenti, che rimpiangono i vecchi tempi sgranocchiando un succoso Jill’s Sandwich e vorrebbero il ritorno del filone Umbrella con tanto di inquadrature fisse e magari anche i controlli Tank… magari anche no! Dall’altra ci sono i fan pronti ad accogliere i cambiamenti, quelli che hanno apprezzato il “salto” di Resident Evil 4 e apprezzato anche quello più ampio di RE7.
Dal canto suo Capcom sta facendo davvero di tutto per accontentare entrambi gli schieramenti e contemporaneamente attirare nuove generazioni di horrorofili. Remake e spin-off a profusione per soddisfare gli appetiti dei nostalgici, nuovi capitoli e nuove meccaniche per i giocatori più moderni che magari sono stati iniziati all’horror da titoli come Condemned, Amnesia e Outlast.
La sensazione è che con Village Capcom abbia intenzione di abbracciare ancora più ampiamente il passato e presente di Resident Evil per lanciarli verso il futuro