Una cosa che va immediatamente rimarcata, considerati i problemi di stabilità della demo vista a luglio, è che la nuova porzione di Wolfenstein 2 The New Colossus testata a Londra è filata via liscia in tutta la sua lunghezza, peraltro recando paragonabili motivi di giubilo per gli appassionati di sparatutto. Ho pure voluto testare il sistema di controllo ancora in via di affinamento, quello con mouse e tastiera, e il risultato è stato comunque ottimo: una fluida cavalcata di poco meno di un’ora sul gioco di MachineGames, con qualche sporadica incertezza nella mira che non mi ha impedito di finire il “prototipo” con dieci minuti d’anticipo sui colleghi, in virtù della mia veneranda esperienza. Ogni tanto ci sta.
WHEN THE SAINTS GO MARCHING IN
Il nuovo contesto era New Orleans, ancora più avanti nel gioco, dove potete solo immaginare cosa hanno combinato quelle pellacce dei nazisti nella sorta di ucronia “pop” costruita da MachineGames, trovandosi di fronte alle avvisaglie del black power.
Il nuovo contesto era New Orleans, dove potete solo immaginare cosa hanno combinato quelle pellacce dei nazisti
Immediatamente, nei combattimenti come nella pura esplorazione (mai tranquilla, se non dopo aver fatto piazza pulita), è emerso uno dei nuovi pezzi nell’equipaggiamento di Blazkowicz: potremo definirlo come una sorta di esoscheletro con trampoli meccanici, utile per le piattaforme sopraelevate e per alcune situazioni di combattimento, in cui sparare dalla sommità di autocarri o alti container come se si trattasse di normali coperture. In termini di armi, una serie di barriere in ferro o acciaio hanno fatto le spese del nuovo gingillo a raggi incandescenti di Wolfenstein 2 The New Colossus, capace di scogliere gli impedimenti metallici in una scrosciante cascata di liquido infuocato. Anche il disegno dei livelli si è dimostrato convincente e assai duttile, sia per chi ama nascondersi nell’ombra sia per chi, nella stragrande parte dei casi, vuole far cantare le armi di B.J. come non ci fosse un domani, quelle vecchie e quelle nuove, dalle pistole lanciarazzi ai devastanti fucili ad alta densità fuoco, da un particolare modello di lanciafiamme alle armi con rateo lento ma “spaccaossa”.
La demo si è conclusa a cavallo di una poderosa bestia meccanica del Reich, il Painzerhund