BPM: Bullets Per Minute – Recensione

PC

La colonna sonora di BPM è più che ottima, e sembra essere stata composta da qualche band Metal norvegese in stato di grazia

La grafica è davvero molto particolare. Prende spunto dai classici degli sparatutto offrendo un mondo simile a un dungeon fatto di stanze sempre troppo piccole, il cui senso di claustrofobia è accentuato da un uso smodato di colori iper-saturi. Rossi rosissimi, gialli giallissimi, neri e marroni che farebbero paura a qualunque pastello, si muovono tutti a gran velocità dandoci costantemente l’idea di scivolare sui pavimenti.

bpm recensione

Ma si può sapere cosa abbiate tutti quanti da corrermi addosso? Ve lo faccio, l’autografo!

Accompagnati dalla vigorosa colonna sonora heavy metal, assicurano una scenografia decisamente originale, rovinata solo da una certa ripetitività e dalla scarsa fantasia dei mostri che la infestano. Ci sono anche sette boss di fine livello da affrontare prima di aver archiviato il gioco, ognuno dei quali richiede una propria tecnica per essere sconfitto. Nulla, però, che richieda una scheda video super-potente o una configurazione pompatissima per poter giocare: tra le componenti consigliate c’è addirittura una GeForce RTX 2060, ma con la GTX 980 si gioca benissimo. Manca del tutto una modalità multiplayer ma, considerato il gameplay tutto particolare, probabilmente non avrebbe avuto alcun senso.

PROVACI ANCORA, VALKY

Quando si mettono tanti ingredienti sul tavolo, il pericolo è sempre quello di cucinare un piatto insipido e particolarmente indigesto. BPM non è un gioco tosto: i giochi tosti si possono affrontare più e più volte guadagnando esperienza e riuscendo a raggiungere risultati progressivamente migliori.

BPM supera il limite tra sfida e frustrazione, con meccaniche eccessivamente complicate da padroneggiare

BPM è un gioco snervante, senza un minimo di attenzione a calibrare il livello difficoltà (che è una sorta di Nightmare anche al livello Easy), senza alcun riguardo per chi è ai suoi primi sparatutto. È pretesa una grande maestria nel movimento accompagnata da riflessi prontissimi e, novità peculiare, da un insano senso del ritmo, perché non solo gli spari, ma anche la semplice ricarica dell’arma, vanno a ritmo di musica. Di fatto è obbligatorio uno strafe costante – verso destra o verso sinistra – accompagnato da salti precisi e cadenzati, per evitare che i nemici presenti in una stanza (di solito tantissimi, arrabbiatissimi e pure veloci come razzi) ci piombino addosso.

Evvai! Abbiamo liberato la stanza di tutti i suoi fastidiosi occupanti!

Vabbè, direte voi, è uno sparatutto: chissà quali armi avremo a disposizione per liberarci di un’orda simile… e invece no: l’arma iniziale è una pistola con otto colpi nel caricatore. Quindi abbiamo solo due battute di tempo per fare fuori tutti i proiettili e due battiti per ricaricare, il tutto considerando che buona parte dei colpi non andrà a segno perché la pistola ha un raggio d’azione cortissimo. I nemici vi possono sparare da grandi distanze e dovete essere lesti a spostarvi, ma voi dovrete sudare le proverbiali sette camicie per colpirli, perché dovrete anche avvicinarvi a distanza d’insicurezza. E non sperate di cambiare arma tanto facilmente. Il risultato di tutto questo è un onesto casino, dove occorre spendere buona parte della propria pazienza prima di incominciare ad apprezzare davvero il gioco e, a differenza di altri titoli dove morire è una parte essenziale del gameplay, qui ci s’incazza e basta.

In Breve: Non ci sono vie di mezzo per BPM: o lo si ama, o lo si odia. Personalmente, ritengo che questo gioco superi la linea di confine tra un livello di sfida competitivo e uno semplicemente frustrante, proponendo una curva di apprendimento pressoché impossibile da scalare se non si è degli assi negli FPS. Va da sé che merita di essere ascoltato dall’inizio alla fine, quindi assicuratevi di comprare in bundle anche la colonna sonora, ma se non siete persone molto, molto pazienti, dotate di riflessi istantanei e di un eccellente senso del ritmo, date retta a zio e cercate un’alternativa. Non ce ne saranno, purtroppo, perché un mix di generi come questo è davvero impossibile da trovare altrove.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Perfetto su qualunque PC degli ultimi dieci anni, purché dotato di una scheda video e un processore decenti. Assicuratevi di avere un bel paio di cuffie o un sistema di casse a cui pompare il volume!


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Pro

  • La colonna sonora del secolo, per un videogioco indie / Un mix decisamente originale di generi / Prezzo accessibile.

Contro

  • Rigorosamente vietato agli impazienti / Claustrofobico e con una grafica un po’ scarna / Non dà la sensazione di migliorare mentre si gioca.
6.7

Sufficiente

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

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