Chicken Police – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Dagli esordienti The Wild Gentlemen arriva Chicken Police, un’avventura grafica ispirata ai classici del noir ma che riesce a spiccare per il suo stile originale.

Sviluppatore / Publisher: HandyGames / The Wild Gentlemen Prezzo: 19,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PC, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch

I generi sono delle etichette che noi applichiamo ai prodotti culturali e di intrattenimento, categorie convenzionali e codificate che servono a facilitare la classificazione e la discussione critica. Servono a chi i prodotti li realizza, a chi li studia, a chi li analizza, ma soprattutto a chi li fruisce.

Sapere dall’inizio che il film, il libro o il gioco a cui abbiamo deciso di dedicare la serata è classificabile come giallo, thriller o horror ci aiuta non solo a trovarlo più facilmente nel catalogo da cui attingiamo, ma anche a prepararci a ciò che ci attende. Quando c’è di mezzo un genere, insomma, non è un problema ritrovare elementi o situazioni già incontrati in passato, anzi, spesso ce li aspettiamo. La ripetizione del canone è un elemento costitutivo del genere.

UN CASO CHE NON SI PUÒ RIFIUTARE

C’è un sacco di già visto, dunque, in Chicken Police: Paint It Red, ma come avrete intuito dal cappello introduttivo, non è un gran problema, anzi. D’altra parte, con una citazione di Raymond Chandler sparata a video alla prima schermata, l’avventura grafica di The Wild Gentleman non fa nulla per nascondere il suo evidente debito nei confronti del noir nella sua accezione più classica. Nel giro di una manciata di minuti, tutti gli elementi che è lecito attendersi sono scoperti sul tavolo come una mano vincente di poker.

chicken police recensione

Ci sono due galli, un cavallo e un gufo. Com’è che continua?

Si parte con un sottofondo jazz che avvolge una città fumosa, solitaria e triste, ammorbidita da un bianco&nero che lascia filtrare solo la colorata illustrazione del cartellone che preannuncia l’arrivo a Clawville, il luogo dove predatori e prede condividono una vita all’apparenza pacifica, ma soprattutto la sede operativa di Sonny Featherland. Ex detective al momento privato di distintivo e pistola per la brutta storia in cui è finito invischiato qualche tempo fa, Sonny è un gallo.

SONNY è UN GALLO. NEL SENSO LETTERALE DEL TERMINE

No, non nell’accezione di un tipo figo e fascinoso, benché in effetti anche questa definizione sarebbe calzante, ma letteralmente: sopra il suo soprabito d’ordinanza Sonny sfoggia piume, becco e cresta. Nemmeno il tempo di fare conoscenza col suo brutto carattere, grazie all’immancabile voce fuori campo, che il dialogo interiore deve interrompersi per lasciare spazio alla giovane daino che bussa alla porta. Come da copione, c’è un’indagine non ufficiale che aspetta Sonny, il quale però è titubante all’idea di mettersi di nuovo in ballo. Per convincerlo serve il coinvolgimento di una gatta meravigliosa, del ratto più pericoloso tra i gangster che infestano la città, ma soprattutto lo zampino della sua ex moglie, la sola che avrebbe potuto spingerlo in un guaio così grosso.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Atmosfera da vendere / Dialoghi fantastici / Non pecca di originalità.

Contro

  • Svolte narrative intuibili / Le scelte sembrano influire molto poco.
8

Più che buono

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