Crash Team Racing Nitro-Fueled - Recensione

PS4 Switch Xbox One

Ho approcciato Crash Team Racing Nitro Fueled nel modo più sbagliato possibile: memore delle interminabili ore spese con gli amici nel lontano 1999 su quel CTR approdato su PSX, ho fatto partire questo remake con la presunzione di chi conosceva tutti i circuiti a memoria, sapeva le scorciatoie migliori e abilità peculiare di tutti i piloti. Mai ho sbagliato previsione in modo così clamoroso.

Prima di cominciare seriamente a giocare a Crash Team Racing Nitro Fueled c’è stato bisogno di una lunga operazione di rodaggio per togliere la ruggine, perché se l’intenzione è quella di prendere pad in mano e sfrecciare subito sulle quattro ruote dei tanti e diversi kart, prima bisogna fare i conti con le nostre abilità odierne che si plasmano in modo talmente anacronistico su questo titolo che già durante la prima pista dell’avventura principale – la storia Baia Crash – ci troveremo vergognosamente tra la quarta e la quinta posizione. Fermi, calma, respiro lungo e assorto. Dobbiamo ricominciare dalle basi.

POTERE DI BANDICOOT!

Il CTR di allora era a pieni polmoni la sintesi del divertimento in multiplayer locale, chiara e limpida risposta al Mario Kart di Nintendo: sfruttando l’onda del successo di Crash Bandicoot, ormai vera e propria mascotte della console Sony, si tentò con grande coraggio la strada del racing game fortemente arcade, senza limitarsi ad essere un diretto concorrente all’idraulico baffuto, bensì proporre una formula di gioco ampliata con story mode, sfide a tempo, raccolta di cristalli, gettoni e chiavi per sbloccare segreti e variegate sfide con gli amici. Il primo grande ostacolo per questo remake era sapere se il feeling sarebbe stato lo stesso del titolo originale e con grande gioia posso affermare che sì, giocare a questo Crash Team Racing Nitro Fueled ha avuto lo stesso effetto della N.Sane Trilogy. Pad in mano, sorriso a settantadue denti, prime accelerazioni, ripresa confidenza con la mappatura dei tasti, e dopo le prime gare e necessaria fase di rodaggio si viene violentemente catturati da una foga fortemente arcade, cominciando già dalle prime fasi a stringere i denti.
crash team racing nitro fueled Recensione PS4 Xbox One Switch 03

Il feeling con il piccolo kart e il lavoro fatto su questo come sulle piste è molto più appagante di quanto si potesse immaginare

Crash Team Racing Nitro Fueled è un titolo che deve essere affrontato di testa e di petto, motivo per cui aggredire con spensieratezze le prime gare, anche ad una difficoltà media, ci metterà davanti un’intelligenza artificiale agguerrita più che mai, che anche nelle retrovie si dimenerà per cercare di intralciarci la strada il più possibile e impedirci di arrivare primi. Il feeling con il piccolo kart e il lavoro fatto su questo come sulle piste è molto più appagante di quanto si potesse immaginare. Le ruote scorrono veloci sulla pista e la grande diversificazione dei tragitti ci mette nella posizione di dover sempre più attingere a diversi stili di guida: Baia Crash e Parco Coco, con le loro piste ampie, giocano tutto sulla fortuna dei gadget raccolti per fare battaglia direttamente su strada, in mancanza di strettoie o curve a gomito, mentre Tempio Tiger e Piramide Papu sono piste più ardue dove lo sprint, i tempi del salto e rispettive derapate con l’intramontabile boost turbo saranno necessari per poter arrivare nelle prime posizioni. Persino il boost turbo in derapata è rimasto intatto anche se forse più arduo del previsto, con la barra di potenza che in fase di caricamento durante una derapata necessita la giusta spinta non appena la powerslide raggiunge il suo limite. Un esercizio di azione/reazione figlio di meccaniche di altri tempi, che richiederanno molto sforzo dato che tutto avverrà mentre dovremmo sempre tenere il nostro kart su strada ed evitare avversari e insidie. Un esercizio di stile da rispolverare per chi aveva già provato il titolo nella sua forma originale, mentre sarà un pelino più arduo per chi ci si approccia per la prima volta. Sul fronte estetico, il lavoro dei ragazzi di Beenox è stato più che eccellente, con un rifacimento degli asset grafici in perfetta linea con gli standard odierni, con alcune mappe che mantengono quello stile vecchia scuola molto anni ’90, nonostante alcuni circuiti siano proprio esteticamente invecchiati maluccio e privi di identità (vedi Grotte Mistero o Arena di Tiny). Insomma, il colpo d’occhio è dei migliori, gli effetti su schermo hanno colori limpidi e la prova su console non ha avuto cali di frame, anche nelle fasi più concitate con decine di casse TNT e missili sparati in simultanea.

PIMP MY KART

Se proprio c’è da imputare un difetto, questo è l’assenza di veri e propri contenuti inediti, almeno al lancio. Il lavoro certosino con l’obiettivo di rimanere fedeli titolo originale si palesa anche nelle piste, esattamente le medesime con qualche altro tracciato preso da Crash Nitro Kart. Stessa cosa vale per i personaggi utilizzabili, anche se qui viene in supporto la sezione Pit Stop, vero e proprio store dove poter comprare nuovi kart e relative vernici, ruote, varianti dei personaggi e motivi estetici da incollare sul nostro veicolo. Ogni oggetto avrà la sua rarità – base, esotico e leggendario – e in base a queste varierà anche il loro costo. In questo caso bisogna fare un grosso plauso ad Activision perché facilmente si poteva cadere nel tranello delle loot box o microtransazioni, e invece no, tutto potrà essere acquistato con monete Wumpa, ottenibile direttamente alla fine di ogni gara, intuibilmente proporzionate alla vostra posizione di arrivo ed elargite con buona generosità. Insomma, se siete fanatici del collezionismo e della smania di sbloccare ogni cosa, qui potrete farlo senza sborsare un centesimo di soldi reali, ma vi si richiede solo di giocare tanto ed essere più chirurgici possibile, dato che bonus di velocità o di giri puliti saranno convertiti in monete nel finale.
crash team racing nitro fueled Recensione PS4 Xbox One Switch 08

il lavoro dei ragazzi di Beenox è stato più che eccellente, con un rifacimento degli asset grafici in perfetta linea con gli standard odierni

Per avere nuovi contenuti, dunque, dovremo attendere il primo evento Grand Prix già annunciato per il 3 luglio 2019, dove partecipando ad una serie di gare e acquisendo più punti possibili, avremo modo di sbloccare nuovi kart e personaggi, tutto questo sembra indirizzare il titolo di Activision versa una florida vita online, infatti se c’è una novità che potrebbe portare ad una totale assuefazione è proprio il multiplayer che si divide tra locale e online. Per quanto in fase di prova ci è stato comunicato dal publisher che tutte le funzionalità online sono attualmente ancora in fase di ottimizzazione, motivo per cui potrebbero variare nel giro di settimane, la veloce prova che ho effettuato aveva i contorni di un sogno solo idealizzato al momento dell’annuncio ufficiale dell’uscita del titolo: per farla breve, l’online di Crash Team Racing Nitro Fueled potrebbe essere l’asso nella manica definitivo per passare interminabili ore su schermo. Aiutato anche dal funzionale matchmaking, per ora le modalità di gioco sono le due classiche, gara e battaglia, ma correre con altri giocatori online raggiunge ulteriori vette di sfide impressionanti, in special modo nel constatare che ci sono piloti migliori di noi e che finché non li avremmo sconfitti, il mantra del “un’altra e poi smetto” sarà una vergognosa bugia.

L’operazione di Beenox e Activision si è rivelata in parte anche superiore a quella di Vicarious Visions, con un titolo fortemente ottimizzato per gli standard odierni pur mantenendo tutto il fascino dell’originale. Crash Team Racing Nitro Fueled si dimostra colorato, virtuoso e divertente, proponendo un livello di sfida interessante che rende tutta l’operazione non solo un mero veicolo per rievocare ricordi, ma anche una sfida arcade impegnativa con tutti i crismi del genere. A questo si aggiunge la modalità online che, se gestita al meglio, potrebbe essere davvero una vera bomba, capace anche di tenere in vita il titolo al di fuori dell’esperienza in single player.

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Pro

  • Provoca assuefazione.
  • Molteplici personalizzazioni.
  • Livello di sfida appagante.
  • L'online è la ciliegina sulla torta.

Contro

  • Pochi contenuti inediti.
8.8

Più che buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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