Dice Legacy – Recensione

PC

Dopo lo strategico Empires Apart, DESTINYbit torna alla carica con Dice Legacy, un gestionale dagli elementi survival che ci mette al comando di una tribù di dadi.

Sviluppatore / Publisher: DESTINYbit / Ravenscourt Prezzo: ND Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store)

Diciamoci la verità: noi italiani siamo un popolo che ama tantissimo l’autodenigrazione, ma almeno qua nella redazione di The Games Machine siamo sempre orgogliosi quando un titolo o uno studio italiano riescono a ritagliarsi una fetta di popolarità. È il caso di DESTINYbit e del suo gestionale Dice Legacy, che alla Gamescom di Köln è riuscito a conquistare il premio di Most Original Game.

E in effetti le buone idee non sembrano mancare in questo gestionale, che aggiunge un po’ di pepe alla formula tipica del genere sostituendo al tradizionale popolo al nostro servizio un assortimento di dadi a sei facce, ciascuna assegnata a una specifica mansione.

GIOCARE D’AZZARDO

Come funzionino nello specifico le meccaniche di gioco l’ho già spiegato nel dettaglio in sede di anteprima, quindi per evitare di ripetermi qui mi limiterò a fare un riassunto molto rapido: sparse per la mappa di gioco, uno strano continente ad anello, ci saranno vari luoghi da cui dovremo estrarre le risorse utilizzando i dadi che riportano la faccia adatta. Sarà poi possibile costruire edifici sempre più avanzati che potranno richiedere l’uso di dadi più specializzati, cambiare la classe d’appartenenza di un dado specifico o potenziarlo in vari modi. Potremo anche fondere vari dadi fra loro (la Forgia permette di farlo con due dadi, il Laboratorio con sei) per ottenere una specie di superdado con attributi speciali… o altri un po’ meno speciali: a me, per esempio, è capitato un costrutto che ad ogni lancio consumava il doppio della sua resistenza rispetto al normale. Non bellissimo, come potete immaginare!

Dice Legacy Recensione

Con gli accampamenti neutrali potremo commerciare… o raderli al suolo.

Scopo finale di ogni scenario è raggiungere il lato opposto rispetto a quello di partenza, dove troveremo una cittadina popolata da essere umani apertamente ostili (gli Altri), che continueranno ad attaccarci. Per conseguire la vittoria, dovremo distruggere il loro Porto, costringendoli alla fuga. Nel complesso, Dice Legacy offre una struttura di gioco divertente, che spinge a restare sempre all’erta e a non perdere troppo tempo in fanfaluche.

GESTIRE LE VARIE CLASSI RICHIEDERÀ UN’OCULATA AMMINISTRAZIONE

L’implementazione dei dadi rappresenta una novità interessante, e diventa fondamentale anche un’oculata gestione dell’equilibrio delle classi: averle a disposizione tutte e cinque vi permetterà molta più versatilità e aprirà opzioni diverse di risoluzione dei problemi, ma sarà anche difficile assicurarsi che siano tutte soddisfatte della gestione dei nostri problemi. Particolare anche la struttura “alla roguelite” di Dice Legacy, che tramite la costruzione di una specifica struttura ci permette di “ascendere” un dado, rendendolo disponibile come scelta di partenza in un’altra partita. Tenete presente che a ogni obelisco può essere associato solo un dado, quindi se avete più di un campione che volete conservare dovrete costruire più obelischi.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Gameplay ben pensato / Presentazione molto buona / Interessante approccio al genere gestionale.

Contro

  • Pecca di contenuto / Sistema delle ascensioni potenzialmente “grindoso”.
8

Più che buono

Dai monti del Trentino scende Marco Bortoluzzi – figurativamente, s'intende, perché per smuoverlo dal suo paese servono le cannonate. Non chiedetegli mai perché ha giocato così tanto a Dota 2.

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