Disintegration – Recensione

PC PS4 Xbox One

Disintegration fonde istinto, freddezza e concentrazione fino a cortocircuitare il nostro cervello, i nostri occhi e le nostri mani per calarci in uno stato di trance

A volte, una poco gloriosa ritirata tattica è chiaramente la soluzione migliore, ma è anche possibile sfidare la sorte con tattiche pseudo-suicida; solo la nostra morte comporta l’immediata ripartenza dal check-point più vicino, mentre l’abbattimento dei nostri soci non è la fine del mondo: basterà recuperare le loro teste entro trenta secondi perché tornino in campo dopo brevissimo con un nuovo corpo robotico di zecca. Ricordate? Il futuro.

LOVESONG

Ok, ci siamo, credo di aver riassunto tutte le componenti principali di gioco, ma quello che di sicuro non ho trasmesso è il ritmo di gioco. Nella maggior parte delle situazioni, i combattimenti sono un fluido fondersi delle meccaniche appena descritte che si sovrappongono le une alle altre in una miscela di abilità di guida del proprio mezzo, capacità balistica e visione tattica.

Disintegration Recensione

Avete mai pensato di andare in Siberia? Non sembra male.

Istinto, freddezza e concentrazione che cortocircuitano il nostro cervello, i nostri occhi e le nostri mani per calarci in uno stato di trance dove sembra quasi che sia lo scontro a fuoco a guidarci, il suo fluire frenetico ma morbido a dettarci la prossima mossa, che altro non è se non parte di un movimento unico più ampio.

Nei suoi momenti migliori il gioco ci farà sentire come se cavalcassimo un’onda in stile Point Break

Sembra quasi di cavalcare un’onda in stile Point Break, e per un breve istante ci si rende conto che è tutto al posto giusto, tutto bellissimo, glorioso, perfetto. Questo è Disintegration nei suoi momenti migliori, e scusate se è poco. E spero di non dover precisare che con Point Break intendevo il film del 1991.

Disintegration Recensione

Un’aeronave minacciosa sullo sfondo, un robot gigante davanti a noi e dei missili a ricerca che stanno per partire in nostra direzione. Tipico martedì per Shoal.

Arrivare a tali picchi di libidine è tutto tranne che immediato, e mi tocca ammettere di essere passato attraverso una discreta quantità di “Mission Failed” prima di poter solo pensare quello che ho appena scritto. Anche i gravicicli più corazzati non sono in grado di assorbire colpi su colpi, quindi serve imparare a guardarsi intorno e sfruttare tutto lo sfruttabile. Dopo essere stato ucciso diverse volte, ho cominciato a notare barili esplosivi ed altri elementi capaci di eliminare nutriti gruppi di nemici in una singola stupenda fiammata, e mi sono reso conto che certe formazioni rocciose sembravano fatte apposta per offrire una buona copertura da mezzi aerei pesanti che fino a poco prima mi facevano a pezzi.

Arrivare a godere del gameplay è tutto tranne che immediato e richiederà una discreta quantità di “Mission Failed”

Per non parlare dell’importanza di variare non solo direzione, ma anche altitudine per evitare i missili nemici in campo aperto. Una volta compresa la rilevanza di certi dettagli e messi insieme tutti i pezzi, mi sono tolto il cappello di fronte alla masterclass in design che è Disintegration per il mondo videoludico.

Disintegration Recensione

Mentre lo scan del graviciclo è attivo, non possiamo usare i suoi armamenti, ma diventa molto più facile individuare i bersagli e comandare la nostra squadra di attaccarli.

I quattro livelli di difficoltà offrono esperienze di gioco molto diverse: lasciando stare il più facile, con “Recruit” ci viene concessa la libertà di un approccio più sconsiderato che aumenta la frenesia e l’adrenalina senza però offrire una sfida tattica. Ha il suo fascino arcade, ma è con “Maverick” che è opportuno interiorizzare e padroneggiare tutti gli elementi di cui ho parlato, in cambio di una gran bella soddisfazione alla fine di ogni scontro; ad allungare la longevità del titolo ci pensa poi un ultimo livello di sfida. Ho poi trovato molto comoda la possibilità di scegliere la difficoltà all’inizio di ciascuna missione invece di dover iniziare una nuova campagna da zero. Bene così ragazzi, per oggi la lezione di meccanica finisce qui; dopo la campanella, storia.

FASCINATION STREET

Disintegration è ambientato in un mondo colpito da una serie di problematiche che hanno causato il collasso dell’umanità; i sospetti sono sempre i soliti, tra cui inquinamento e sovrappopolazione. Questa volta non mancano nemmeno le pandemie. Fin qui, quindi, gli elementi fantascientifici sono pressoché inesistenti, ma eccoli che arrivano.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Gameplay innovativo davvero godurioso.
  • Pulizia tecnica impeccabile.
  • World building affascinante.

Contro

  • I dialoghi affossano i personaggi.
  • Poche modalità multiplayer.
8.9

Più che buono

Dopo traverse vicende in alcune cittá italiche, il nostro Solar Nico é sbarcato in terra d’Albione. Se da una parte ancora si da alla ricerca matta e disperata di un parco (ma anche un praticello va benissimo) per approfittare di qualsiasi mezza giornata di sole londinese, dall’altra Nicoló ha rassegnato ogni speranza all’idea di stare al passo della propria, sempre crescente, libreria Steam.

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