Spari, usi le abilità, ti diverti, gameplay loop, fine delle menate. E i ghirigori ludici? I fronzoli di design? Gli ammennicoli? Manco un orpello piccolino? Nada de nada. Circolare, forza
In questo senso ricordo che mi aveva colpito l’accoglienza riservata a The Medium (75/PC), il titolo di Bloober Team: bellissimo o bruttissimo, inconcepibile un verdetto meno netto o almeno questo era ciò che, a mio avviso, traspariva da un significativo campione di pareri pop sul web (nel suddetto caso specifico ritengo c’entrasse in parte il discorso hype da next-gen, ma questa è un’altra storia). Nella sua sfilata non priva di inciampi, Outriders mi ha rammentato che al mondo non esistono solo il bianco e il nero, per fortuna ci sono innumerevoli sfumature che ci aiutano a colorare ogni aspetto della nostra esistenza e i videogiochi non fanno eccezione.
PASSIONE NELLA TERRA DI MEZZO
Il nostro medium non è composto solamente da candidati al GOTY e da titoli buoni per lo scaffale, nel mezzo si agita una sconfinata tonnara di produzioni più o meno consapevoli di chi sono, chi non possono essere e dei gusti del target di riferimento. In fondo conoscere i propri limiti è il primo passo per superarli, no? Che poi in questo vivaio sterminato si possono fare incontri inaspettatamente coinvolgenti, un po’ come quando, a dispetto di ogni previsione, scatta il colpo di fulmine con una persona che “io e te? Mai!”.
capita che la mediocrità si faccia bella e senza preavviso ti seduca mascherando abilmente i suoi limiti
Ripensando alla generazione passata, mi sono accorto che alcuni dei giochi che più mi hanno conquistato sono – metacriticamente parlando – distanti anni luce da un pezzo da novanta+ come Red Dead Redemption 2 (93/PC). Eppure, nonostante tutto, a suo tempo ho perso la testa per Dying Light (75/PC) di Techland, ad esempio. Avete presente, no? Action-adventure in prima persona tecnicamente un po’ sporco, zombie, trama banalotta e tanto, tantissimo parkour. L’ho spolpato lentamente, con gusto e soddisfazione indicibili, quasi fossi stato io stesso uno di quei mangiacarne e l’odissea di Kyle Crane la mia vittima.
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