The Medium – Recensione

PC Xbox Series X

Bloober Team fa il suo debutto nella next gen con un nuovo horror psicologico che unisce modernità e richiami al passato videoludico: The Medium.

Sviluppatore / Publisher: Bloober Team / Bloober Team Prezzo: 49,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), Xbox Series X|S

Nello Spirit World, sopravvivere è una questione d’arguzia. Perché lì non ci sono rivoltelle, lanciafiamme o qualsivoglia oggetto contundente grande abbastanza da permettere di difendersi dai pericoli. Ma questo fortunatamente Marianne lo sa bene, da esperta medium qual è.

È così che ha imparato a muoversi tra i due mondi, quello reale e quello spiritico, con una metodologia e un coraggio invidiabili dettati non solo dall’esperienza ma anche da una sensibilità fuori dal comune. In un certo senso, è stata quasi lei ad accompagnare e tranquillizzare me in questo distopico viaggio verso la verità attraverso le rovine del resort Niwa: certo, questa sua ultima “spedizione” sembra più misteriosa del solito ma senza la sua calma, spezzata solo occasionalmente, e il suo sangue freddo mi sarei sentita (se possibile) ancora più intrappolata in una situazione senza via d’uscita, stretta in una morsa gelida e terrorizzata da ciò che si sarebbe potuto celare avanti a me, svoltato ogni angolo. Senza Marianne, sarei caduta tra le grinfie di The Maw senza troppi complimenti, proprio come tutte le sue altre vittime.

the medium recensione

Non fare rumore, non fare rumore, non fare rumore…

Forse ancora più del suo grottesco aspetto, a essere profondamente disturbante è la voce di ciò che è a tutti gli effetti il quasi esclusivo antagonista di questa storia. Un richiamo gorgogliante fatto tanto di parole (recitate magistralmente dal camaleontico Troy Baker) quanto di versi distorti e una camminata sconnessa caratterizzano la sua ricerca febbrile della prossima vittima tra le macerie di un mondo parallelo al nostro. Un incubo in cui ogni anima è destinata a marcire per l’eternità, a meno di non ricevere un aiuto esterno.

QUALCUNO POTREBBE OBIETTARE CHE FORSE THE MAW NON SI VEDE ABBASTANZA, MA SECONDO ME LA FORZA DI THE MEDIUM STA PROPRIO Lì

The Maw è un’entità sconosciuta – almeno per tutta la prima parte della nostra avventura – dalla quale è impossibile difendersi o quasi, un concentrato di rabbia e violenza dalle orrifiche fattezze umanoidi piazzato tra noi e la fine di un lungo percorso di introspezione e ricerca, che vedrà Marianne scoprire una parte del suo passato ormai completamente dimenticata. Forse qualcuno potrebbe obiettare che in realtà non lo si vede mai abbastanza, o che non lo si possa attivamente combattere. Dal mio personale punto di vista, invece, la forza del nuovo titolo sviluppato e pubblicato da Bloober Team sta proprio lì, in questa totale assenza di sezioni action e nell’immersione in tinte puramente survival horror, usate per dipingere scenari distopici e puzzle che ci accompagneranno per una buona decina di ore.

CAMMINATA SPIRITUALE

Marianne, protagonista di The Medium, ha sempre avuto un’abilità particolare: la sua profonda connessione con il mondo spiritico le consente di poterlo visitare, di fatto “sdoppiandosi” e lasciando una parte di sé nel mondo reale e lanciando l’altra in quello parallelo. Nell’arco della sua vita, questo ha significato per lei la possibilità di aiutare delle anime tormentate a trovare pace dopo la morte, ma anche un dubbio incolmabile riguardo le proprie origini: la ragazza, infatti, è stata adottata da bambina e non ricorda nulla del suo passato. C’è solo quello strano sogno ricorrente, che continua a tormentarla fino al giorno in cui una strana telefonata cambierà per sempre la sua vita.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Enigmi piacevoli da risolvere / Storia molto coinvolgente, specialmente nella parte conclusiva del gioco.

Contro

  • Chi si aspetta parti action o meccaniche survival più marcate potrebbe rimanere deluso.
8.8

Più che buono

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