UNO DEI GIOCHI CHE PIÙ CONQUISTATO DELLA SCORSA GENERAZIONE È STATO DYING LIGHT, MISERO SETTANTACINQUE SU METACRITIC, MA CHE SAPIENTE MISTO DI DINAMISMO E ANGOSCIOSA TENSIONE
JUDGE YELLOW – LA LEGGE SONO IO
Ho menzionato solo Dying Light ma la lista è nutrita. Potrei proseguire raccontando di quando Remedy, aiutata da una Jesse Faden con i superpoteri, mi ha rinchiuso per giorni fra i mutevoli corridoi dell’inquietante Oldest House in Control (85/PC), oppure ancora di quanto mi sia sentito a mio agio circondato dalle oscene mostruosità di Grim Dawn (83/PC), l’hack ‘n’ slash firmato Crate Entertainment, ma a che pro continuare a sottrarvi tempo? L’elogio della metamediocrità è compiuto. Tra l’altro i numeri tra parentesi cominciano ad alzarsi, la barriera dell’80 è stata sfondata e quel mediocre comincia ad apparire fuori luogo come una bestemmia durante la messa, perciò conviene che mi fermi qui. Magari potete continuare voi l’elenco, potrebbe essere interessante e utile scoprire quali titoli col bollino giallo vanno per la maggiore tra i ricordi. Tiro a indovinare, secondo me ci azzecco: probabilmente uno dei più gettonati sarà Days Gone (71/PS4).
Già, proprio l’esclusiva Sony tornata alla ribalta di recente grazie alle parole di John Garvin, il director del progetto. A quanto pare il publisher nipponico si sarebbe opposto alla realizzazione del seguito a causa del famigerato bollino giallo, una rivelazione che ha causato veementi proteste con tanto di petizione da parte di chi ha trascorso un sacco di ore colme di passione con quel misero numeretto.
LOGICHE DI MERCATO, QUESTIONI DI IMMAGINE, SONO ARGOMENTI CHE ESULANO DALLA COMPETENZA DEI GIOCATORI. PER NOI, A VOLTE, UN BOLLINO GIALLO PUÒ ESSERE PIÙ CHE SUFFICIENTE