Ciò che Ubisoft ha costruito è sì un gioco che ricorda molto da vicino il capolavoro Nintendo, ma che riesce comunque a costruirsi una propria identità e soprattutto un mood particolare

Gli enigmi non sono particolarmente originali ma risultano sempre divertenti, ben costruiti e ottimamente bilanciati.
Ognuna delle sette regioni da cui è composta la mappa offre un bioma ispirato alla divinità che la domina. Le scoprirete pian piano e in ognuna di esse troverete una miriade di sfide che pur non essendo obbligatorie per proseguire vi inviteranno al tentativo e vi ricompenseranno con collezionabili e potenziamenti per le abilità di Fenyx.
L’OPEN WORLD DI FENYX RISING è RICCO DI CONTENUTO, MA SENZA APPARIRE BULIMICO
È SOLO L’INIZIO?
Ciò che Ubisoft ha costruito è sì un gioco che ricorda molto da vicino il capolavoro Nintendo, ma che riesce comunque a costruirsi una propria identità e soprattutto un mood particolare. Il risultato finale è più che soddisfacente, anzi è proprio dannatamente divertente. Anche se i momenti di pura epicità non mancano, si arriva alla fine senza avere sulle spalle il peso di un’Odissea lunga e faticosa (ogni riferimento a Odyssey è puramente casuale) e con la voglia di scoprire ancora più a fondo questo bizzarro mondo fatto di mostri sovrappeso e divinità con la voce da cartone animato.

Per completare l’avventura senza correre troppo e non portando a termine tutte le sfide sono necessarie circa 25 ore.
Fortunatamente i piani di Ubisoft per Immortals: Fenyx Rising sembrano essere a lungo termine, come dimostra il già annunciato supporto post-lancio a questo primo gioco. Il Season Pass introdurrà nuove storie, ambientate in nuove regioni, che vedranno protagonisti nuovi personaggi. La seconda espansione in particolare sembra interessante: si intitola “Miti del Regno d’Oriente” e ci condurrà in Cina per affrontare mostri leggendari nei panni di un nuovo personaggio, Ku. Anche la terza avventura aggiuntiva avrà una protagonista inedita di nome Ash, legata in qualche modo a Fenyx, e ci riporterà nell’Antica Grecia con un gameplay del tutto diverso e vagamente simile allo stile di un Diablo qualsiasi. In attesa di poter mettere le mani sui prossimi DLC, che non hanno ancora una data precisa, godiamoci l’avventura di Fenyx, iniziata come mera fotocopia di Breath of the Wild ma maturata infine come qualcosa di speciale. Senza saperlo, e forse neanche volerlo, Ubisoft ha realizzato il gioco destinato probabilmente a diventare la sorpresa dell’anno.
In Breve: Bollato fin dall’inizio come semplice clone di Zelda: Breath of the Wild, Immortals: Fenyx Rising è invece sbocciato come avventura open-world piena di carattere e con meriti del tutto propri. Un irresistibile mood ironico e un bilanciamento dei vari elementi di gameplay prossimo alla perfezione ci regalano un titolo non solo degno di essere giocato, ma da dichiarare senza paura di sbagliare come una delle migliori sorprese dell’anno.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Sulla nuova ammiraglia Sony il gioco Ubisoft fila via liscio come l’olio anche se di tanto in tanto perde la risoluzione migliore di qualche texture e propone un HDR un po’ troppo “brillante”, che nelle tonalità chiare e metalliche tende ad abbagliare gli occhi del giocatore come lo sguardo di Medusa.
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