In qualunque momento Takayuka Yagami può mettere in stand-by la sua indagine, per pochi minuti o addirittura per ore e ore, per dedicarsi all’esplorazione

I combattimenti sono infarciti di mosse spettacolari, con tanti attacchi coreografici eseguibili con estrema facilità.
Merita poi una menzione a parte tutta la parte dedicata al liceo Seiryo, in cui Yagami svolge il ruolo di consulente del club dei fanatici del mistero. Qui infatti la situazione diventa decisamente più complicata, con una serie di missioni semplici che si affiancano a trame secondarie più strutturate. Le attività scolastiche sono varie e, tra le altre cose, ci sarà anche il tempo per unire kung fu e ballo nell’immancabile rhythm game.
QUALCUNO DA PICCHIARE…
Ok le indagini con gadget tecnologici. Ok le attività alternative. Ok passeggiare a piedi (o, in alternativa “skateboardare”) per le strade. Ok tutto, ma quando si mena? La risposta a questa domanda è spesso. In Lost Judgment c’è spesso da far mulinare le mani e i piedi o, in alternativa, da raccogliere oggetti di uso comune e utilizzarli come corpi contundenti. Il combat system è quello classico della serie Yakuza (epoca Kazuma Kiryu), quindi un action puro con una base estremamente semplice e alla portata di tutti. Pochi comandi, che possono essere concatenati in mosse di varia natura, che dipendono sia dallo stile utilizzato (ne sono disponibili tre, gru, tigre e serpente) che dalle abilità sbloccate grazie ai punti esperienza.

La quantità di denaro acquisita portando a termine le missioni permette di fare scorte di viveri e di bevande, facilitando non poco il compito durante i combattimenti.
I COMBATTIMENTI SONO TANTI E FRENETICI, A VOLTE FORSE ADDIRITTURA TROPPO!
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