Lost Judgment – Recensione

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In qualunque momento Takayuka Yagami può mettere in stand-by la sua indagine, per pochi minuti o addirittura per ore e ore, per dedicarsi all’esplorazione

E poi ci sono tutta una serie di missioni secondarie che spaziano dal recupero di statue di Kappa al pedinare un bambino, dallo scovare ladri d’ufficio al trovare “cimici” e microspie ambientali. Il tutto facendo sfoggio di un mix di abilità, doti fisiche e gadget, con meccaniche di gioco che permettono di mimetizzarsi nella folla, di captare le conversazioni, di monitorare parole chiave nei messaggi di testo e di utilizzare sporgenze, tubature e impalcature per raggiungere zone a prima vista inaccessibili.

Lost Judgment Recensione

I combattimenti sono infarciti di mosse spettacolari, con tanti attacchi coreografici eseguibili con estrema facilità.

Merita poi una menzione a parte tutta la parte dedicata al liceo Seiryo, in cui Yagami svolge il ruolo di consulente del club dei fanatici del mistero. Qui infatti la situazione diventa decisamente più complicata, con una serie di missioni semplici che si affiancano a trame secondarie più strutturate. Le attività scolastiche sono varie e, tra le altre cose, ci sarà anche il tempo per unire kung fu e ballo nell’immancabile rhythm game.

QUALCUNO DA PICCHIARE…

Ok le indagini con gadget tecnologici. Ok le attività alternative. Ok passeggiare a piedi (o, in alternativa “skateboardare”) per le strade. Ok tutto, ma quando si mena? La risposta a questa domanda è spesso. In Lost Judgment c’è spesso da far mulinare le mani e i piedi o, in alternativa, da raccogliere oggetti di uso comune e utilizzarli come corpi contundenti. Il combat system è quello classico della serie Yakuza (epoca Kazuma Kiryu), quindi un action puro con una base estremamente semplice e alla portata di tutti. Pochi comandi, che possono essere concatenati in mosse di varia natura, che dipendono sia dallo stile utilizzato (ne sono disponibili tre, gru, tigre e serpente) che dalle abilità sbloccate grazie ai punti esperienza.

La quantità di denaro acquisita portando a termine le missioni permette di fare scorte di viveri e di bevande, facilitando non poco il compito durante i combattimenti.

I COMBATTIMENTI SONO TANTI E FRENETICI, A VOLTE FORSE ADDIRITTURA TROPPO!

In linea con quanto visto in passato gli scontri, soprattutto nelle sequenze in cui sono presenti tanti nemici, sono intensi ma anche leggermente caotici. A tratti si ha la sensazione di perdere almeno in parte il controllo della situazione e si rischia di procedere quasi per inerzia, premendo con rapidità i tasti d’attacco senza particolare logica. C’è quindi frenesia nei combattimenti, ma c’è anche tanta spettacolarità grazie a un set di mosse altamente coreografico, che raggiunge il suo massimo livello con la barra EX, un indicatore energetico speciale che conferisce ulteriore potenza e tecniche extra. Nel complesso, pur con qualche piccolo limite congenito, c’è comunque di che divertirsi e c’è tanto spazio per arricchire il proprio bagaglio mosse, con un counter delle tecniche (non solo offensive, è bene sottolinearlo) che tocca quota 184.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Trama interessante e ben scritta.
  • Mole enorme di attività secondarie.
  • Divertente in ogni sua fase.

Contro

  • Formula molto simile a quella del primo episodio.
8.8

Più che buono

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