Reduce del successo ottenuto dalla sua prima avventura, in Lost Judgment l’ex avvocato ora detective privato Takayuka Yagami è pronto a tornare in azione con una nuova indagine in cui dovrà sfruttare tutto il suo intuito… e la sua forza fisica!
Sviluppatore / Publisher: Ryu Ga Gotoku Studio / SEGA, Koch Media Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: No PEGI: 18 Disponibile Su: PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: 24 settembre
La vita di un investigatore privato è spesso noiosa. Molto noiosa. Ore e ore trascorse nascosti nell’ombra tra appostamenti e pedinamenti, con la macchina fotografica (o il cellulare) sempre pronto a catturare immagini compromettenti. Squallidi tradimenti e piccole truffe destinate a finire presto nel dimenticatoio, lasciando come unica traccia di sé qualche yen, un nome e una cartellina che prenderà polvere in uno schedario.
E poi c’è lui. Il caso vero. Quello pronto a entrare nella storia. Quello che magari, in origine, sembra tanto banale quanto di rapida soluzione, ma che ben presto si rivela essere contorto. Contorto, e pericoloso…
OMICIDA O MOLESTATORE?
La nostra storia ha inizio nel quartiere di Ijincho, a Yokohama. Una squadra di pompieri entra in un palazzo abbandonato per spegnere un incendio. È pronta a intervenire solo che, invece di combattere contro fuoco e fiamme, si trova di fronte a una scena che lascia tutti senza parole. Dei fumogeni, utilizzati per richiamare la loro attenzione, e un cadavere in avanzato stato di decomposizione. La nostra storia si sposta, stesso giorno e stessa ora, a qualche chilometro di distanza, in un tribunale dove è in corso un processo per molestie. Un agente di polizia, Akihiro Ehara, è accusato di palpeggiamenti in metropolitana. Tutto molto semplice, ancora di più considerando le prove a carico dell’accusato. C’è la vittima, pronta a raccontare nei minimi dettagli quanto è accaduto. Ci sono i video delle numerose telecamere di sicurezza, sparse nelle carrozze e nella fermata di Shinjuku, che mostrano il rocambolesco tentativo di fuga di Ehara. Ci sono le testimonianze delle persone che lo hanno bloccato. C’è tutto quanto serve per una condanna. E la condanna arriva, ma non senza un colpo di scena.
Ehara infatti chiede di poter rilasciare una dichiarazione spontanea e, con la massima naturalezza, inizia a parlare di un cadavere trovato a Ijincho. Quel cadavere appena scoperto dai due pompieri. Ne parla, rivelandone l’identità: Hiro Mikoshiba. 22 anni, tirocinante al liceo Seiryo, Hiro era stato coinvolto cinque anni prima in una storia di bullismo. Una brutta storia, che aveva portato alla morte di un ragazzo. Il suo nome? Toshiro Ehara. Una rivelazione che, se per le forze dell’ordine e la magistratura non sembra cambiare più di tanto le carte in tavola, cancella ogni certezza nelle mente degli avvocati che si occupano della sua difesa. Chi è davvero Akihiro Ehara? Come faceva a sapere della morte di Mikoshiba? Cosa è successo veramente?
Continua nella prossima pagina…