ANCHE NEL MULTIPLAYER, IL COMBATTIMENTO RESTA DIVERTENTE. ALLA LUNGA, PERò, QUELLO CHE MANCA è UNO SCOPO

Dopo un incipit classico, la progressione tra le missioni è affidata al computer di bordo della base volante degli Avengers.
L’incentivo a proseguire, infatti, dovrebbe essere rappresentato dalle opportunità di loot di cui tuttavia dopo qualche giorno di gioco fatico ancora a comprendere l’utilità. O meglio, mi è chiaro che quel bracciale raro per Kamala o quella nuova colonna vertebrale per Hulk (giuro, Hulk si potenzia così!) possa garantire ai miei personaggi uno zero-virgola-qualcosa di resistenza in più a uno specifico elemento. Quel che non mi è chiaro è perché dovrei affrontare decine di missioni identiche per ottenerli, quando sul piano estetico nessun pezzo di equipaggiamento sortisce alcuna differenza, mentre il semplice salto di livello garantisce un potenziamento ben più incisivo.
QUANDO SI ARRIVA ALL’ENDGAME, IL DISTACCO QUALITATIVO RISPETTO ALLA CAMPAGNA è NOTEVOLE

La trama porta gli Avengers in giro per il mondo, ma non tocca i luoghi iconici della mitologia Marvel, purtroppo.
Come una profezia che si auto-avvera, Marvel’s Avengers un po’ davvero delude, ma per i motivi opposti a quelli immaginabili prima del lancio. Il vero piatto forte del gioco è una campagna singleplayer molto curata e ben scritta, che paradossalmente avrebbe potuto godere anche di una manciata d’ore di contenuti in più e prendersi la scena da sola con ben altri risultati, mentre la componente simil-Destiny che tutti immaginavamo come la colonna portante è in realtà ancora un po’ raffazzonata e, quel che è peggio, molto poco stimolante. Poco male, in fondo: gli appassionati Marvel ne hanno comunque ricavato un action singleplayer di alto livello, che va molto oltre le aspettative iniziale. Visti i precedenti non mi sento di escludere che tra qualche mese, a suon di contenuti aggiuntivi, anche l’Iniziativa Avengers possa raggiungere lo stesso livello, ma oggi una maggiore decisione in fase di design appare come un gran rimpianto.
In Breve: Marvel’s Avengers è un ibrido strano e per tanti versi inatteso. Se si potesse scorporare la campagna e considerarla a sé, sarebbe un ottimo action adventure, capace di cogliere lo spirito dei personaggi Marvel sia in battaglia che nella quotidianità con un approccio per nulla banale. L’incastro forzato con la componente multiplayer alla Destiny, tuttavia, finisce per non portare benefici a nessuno, annacquando seppur parzialmente il singleplayer e affossando il multiplayer nel confronto tra le parti. Forse il tempo sarà galantuomo, ma per ora andrebbe giocato soprattutto per la storia di Kamala Khan.
Piattaforma di Prova: PlayStation 4 Pro
Com’è, Come Gira: In singleplayer è un gran bel vedere, purtroppo non si può dire lo stesso degli scenari scarni dell’online. I frame che arrancano tuttavia sono trasversali alle modalità, così come i glitch e gli sforzi delle ventole di PS4 (sia liscia che pro) a un passo dal decollo.