Nemezis: Mysterious Journey perde il nome ma non il vizio: ci abbandona ai panorami onirici di un pianeta esotico, e poi ci obbliga a logorare le meningi per tornare a casa!
Sviluppatore / Publisher: Detalion Games / PlayWay Prezzo: 16,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam, GOG)
Roland Pantoła è una vecchia conoscenza per noi avventurieri videoludici: fondatore della software house polacca Detalion, divenne famoso nei primi anni 2000 perché autore degli arzigogolati enigmi di Schizm e del suo seguito, due avventure grafiche punta & clicca ispirate a Myst ambientate sul suolo del fantasioso pianeta Argilus, frutto della penna del romanziere Terry Dowling. Indipendentemente dal moderato calore con cui pubblico e critica accolsero i suoi giochi, bisogna ammettere che avevano carisma da vendere: non solo per il notevole impatto visivo e per le coraggiose soluzioni tecniche adottate, ma anche per la mefistofelica difficoltà degli enigmi, che nel primo episodio costringevano addirittura il giocatore a compiere infiniti viaggi fra i quattro angoli del pianeta alla ricerca di qualunque indispensabile indizio.
Purtroppo la sorte non fu tenera con Detalion e lo studio di Pantoła: chiuso nel 2005, ha potuto riaprire i battenti solo nel 2018, anno in cui fu finalmente annunciato il terzo capitolo della saga. L’assenza di Dowling e qualche problema a recuperare tutte le proprietà intellettuali dei primi due episodi, evidentemente, hanno indotto la rediviva Detalion ad abbandonare il brand Schizm e a recuperare il sottotitolo originale. Ma come se la saranno cavata, Pantoła e gli altri, senza una sceneggiatura scritta dal loro mentore australiano?
SCOTTY, CI PORTI SU REGILUS!
Nemezis è ambientata su Regilus, il pianeta che avrebbe dovuto chiamarsi Argilus ma va bene anche così e, come nel secondo episodio della saga, ci troviamo a interagire in soggettiva, in un ambiente interamente tridimensionale mosso – stavolta – dall’Unreal Engine 4. Dopo l’avventura solitaria di Sen Geder di diciassette anni fa, torna la presenza di due protagonisti umani (Amia e suo fratello Bogart) che, teletrasportati entrambi su Regilus con la promessa di una vacanza indimenticabile, scoprono di essere finiti al centro di un misterioso complotto e, per tanto, dovranno faticare parecchio per ritrovare la strada di casa.
Oggi come allora, Argilus/Regilus si distingue per la sua bellezza e per la sua natura raminga: l’unica presenza umana che ci accompagna durante il viaggio è quella, sempre più inquietante, di una guida che ci parla da un comunicatore e, di tanto in tanto, fanno la loro apparizione personaggi che parlano in modo ambiguo per poi sparire apparentemente nel nulla. Insomma, che il posto nasconda qualcosa di terribile è chiaro, ma scoprire di cosa si tratti sarà, di fatto, il fine ultimo della nostra permanenza lì. Pur orfani della collaborazione di Dowling, gli amici di Detalion non se la sono cavata poi così malaccio!
TRA LOCATION BELLISSIME ED ENIGMI MORTALI
Come i suoi predecessori, Nemezis ci porta in location bellissime, strambe, dettagliatissime e fortemente evocative. Tra ponti sospesi in aria da strutture aerostatiche, miniere in cui cresce una vegetazione lussureggiante e tanti, tantissimi meccanismi di cui maledire il funzionamento, il gioco ci darà diverse ore di grattacapi e di momenti “no, questo è proprio impossibile!”, prima di arrivare alla conclusione.
Continua nella prossima pagina…
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