Se dovessi scegliere un particolare merito per Monster Hunter World, in cima alla lista spiccherebbe il tempo che mi sta risparmiando in questo preciso istante. Ebbene sì, non devo più spiegare le basi del gioco come avrò fatto in passato, nell’incipit di innumerevoli recensioni: con un’accessibilità e una realizzazione tecnica capaci di attirare nella tana del Rathalos anche i più schivi detrattori della saga, la serie Monster Hunter è finalmente stata sdoganata con successo in occidente, rendendo le sue remunerative meccaniche familiari a un numero sempre crescente di aspiranti cacciatori.
Del resto le migliorie apportate a uno schema di gioco oramai un filo troppo farraginoso dovrebbero esservi chiare come il sole, grazie alla magniloquente recensione che mi trovavo a vergare a fine gennaio, avvolto dall’euforia delle grandi occasioni. Mancava giusto un tassello per completare l’allegro quadretto…
UNLEASH THE BEAST!
…ovvero la versione PC, rimandata a un’imprecisata data autunnale, con la promessa, però, che il team capitanato dal director Ryozo Tsujimoto avrebbe svolto un eccellente lavoro di ottimizzazione. E così è stato: Monster Hunter World resta il mio potenziale gioco dell’anno (beh, Red Dead Redemption 2 permettendo) anche sulla piattaforma amata dalla Master Race, e riesce nel non semplice intento di offrire un’esperienza di gioco addirittura più appagante rispetto a quanto visto su console, ovviamente a patto di possedere un’architettura sufficientemente muscolosa da reggere l’imponente bellezza del Nuovo Mondo.
Lo spettacolo è mozzafiato, e il gioco non è mai stato così visivamente bello
Degna di menzione anche l’introduzione dei comandi da tastiera, distinti per armi a corto e lungo raggio. Una gamma di opzioni niente male, tuttavia, nelle situazioni più concitate, appare lapalissiano che Monster Hunter World resti comunque un gioco che necessita di un buon pad per essere gustato come si deve, specie durante le combo richieste dalle armi corpo a corpo. Infine, una piccola nota dolente: Monster Hunter World, nella sua incarnazione su PC, è il gioco “base”, privo cioè di tutti o contenuti gratuiti che Capcom ha pubblicato dall’inizio dell’anno. Ovviamente questo non include le varie patch che troverete già presenti all’appello nel codice, ma non potrete ancora andare a caccia di Deviljho e tutti gli altri mostri che si sono uniti al bestiario su console nel frattempo – non ultimo il Behemoth, recentemente giunto nel Nuovo Mondo con il suo carico di corna, zanne e violenza grazie a un accordo con Square Enix. Arriveranno, parola di Capcom, e sono convinto che la gargantuesca dose di contenuti comunque presente sarà sufficiente per farvi trascorrere serenamente l’attesa, tra una battuta di caccia e l’altra.
Monster Hunter World per PC è un adattamento davvero ben fatto, stabile (non sono mai stato rispedito al desktop dopo ore di gioco) e graficamente davvero appagante. Messa da parte la temporanea assenza dei contenuti extra, si tratta sicuramente della migliore versione di un gioco eccezionale, che saprà finalmente catturare anche i possessori di PC. Da parte mia, non posso fare altro che confermare l’importante voto elargito a gennaio.