Potion Craft: Alchemist Simulator – Recensione

PC Switch Xbox One Xbox Series X

Vi siete mai chiesti da dove arrivino tutte quelle pozioni che trovate disseminate lungo i dungeon? Dai laboratori di pazienti alchimisti, e Potion Craft: Alchemist Simulator vi illustra il processo di creazione.

Sviluppatore / Publisher: Niceplay Games / tinyBuild Prezzo: 12,49 euro Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store, Windows Store, GoG), Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Switch Data di Lancio: 13 dicembre 2022

Chimica e medicina devono moltissimo all’alchimia. Questa antichissima filosofia spianò il campo al metodo scientifico, ed era mossa dai più nobili intenti: scoprire l’elisir di lunga vita e trasformare il comune metallo in oro, già che camminare in questa valle di lacrime per trecento anni da poveri in canna non sembrava una grande idea. La parola d’ordine era sperimentare, sperimentare e ancora sperimentare.

Intrugli e preparati di ogni tipo venivano portati a ebollizione creando composti efficaci sì e no al 3% con frequenti effetti avversi quali liquefazione, perdita definitiva di tutti i 5 sensi e trasmutazione in rospo. Ma era comunque un mestiere meraviglioso, e Potion Craft: Alchemist Simulator, puzzler sandbox di Niceplay Games distribuito da tinyBuild, ci mette proprio nei panni di un alchimista alle prime armi, ed è nostro compito entrare nella storia creando miracolose pozioni e attirando clienti da ogni angolo del mondo conosciuto.

POTION CRAFT, LA CUCINA PRIMA DI HEISENBERG

Il nostro laboratorio è decisamente amatoriale, e ben rispecchia gli strumenti che avevano a disposizione gli scienziati pazzi dell’epoca: un piccolo giardino nel quale raccogliere qualche comune piantina, un mortaio per frantumare gli ingredienti, un pentolone per scaldare e mescolare il tutto, e dell’acqua fresca per allungare la brodaglia nel caso sia troppo densa.

potion craft recensioneAttrezzature e sostanze più avanzate possono essere comprate da appositi venditori a prezzi inizialmente improponibili, quindi bisogna cominciare cucinando alla buona per racimolare un po’ di soldi e cercare di ingrandire l’attività a poco a poco. Nulla di nuovo rispetto ai vari simulatori di imprese di tutti i tipi che popolano il mercato da anni, ma dicevamo che l’alchimia è sperimentazione con un pizzico di follia, e questo aspetto è stato sviluppato in maniera davvero creativa.

DRITTO FINO ALLA CURATIVA, POI A DESTRA

In Potion Craft: Alchemist Simulator, si spende la maggior parte del tempo girovagando per la mappa alchemica, l’equivalente fantasy della tavola degli elementi. Si presenta come una vera e propria mappa degli RPG che siamo abituati a giocare, con tanto di fog of war nelle zone ancora sconosciute.

Nel gioco si spende la maggior parte del tempo a girovagare per la mappa alchemica

Anzichè un guerriero o un mago, controlliamo però un’ampolla, con la quale dobbiamo esplorare i dintorni alla ricerca di una nuova pozione, rappresentata da un’icona anch’essa a forma di ampolla, identica alla nostra.

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Ci avviciniamo ad una nuova pozione.

Sovrapponiamo le due boccette ed ecco pronta la pozione di cui sopra, la cui potenza, da tier 1 a tier 3, è proporzionale alla precisione dell’allineamento. Vi siete posizionati alla carlona? O avete lavorato con precisione chirurgica spaccando il pixel? Il risultato cambia. E raggiungere la perfezione è tutt’altro che semplice, a causa del sistema di controllo.

raggiungere la perfezione è tutt’altro che semplice, a causa del sistema di controllo

Dimenticate pad, tasti WASD, sistemi punta e clicca e qualsiasi altro metodo tradizionale. Si avanza a suon di ingredienti. Ogni erba, fiore o cristallo equivale a un pattern di movimento. La Campanula di Fuoco consente di spostarsi a zig zag verso sinistra. Il Fungo della Strega garantisce una curva simil sinusoidale verso destra. La Spina Dorata invece un percorso spiraliforme, e così via.

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Piantina dopo piantina si creano percorsi di una certa complessità.

Combinando i reagenti tra loro, giocando di mortaio, mestolo e acqua per potenziare, mescolare e allungare la miscela, mimando i movimenti come nella serie Cooking Mama, va creato un percorso di waypoint in waypoint che porti all’obiettivo. Data la moltitudine di ingredienti, esistono infiniti modi di preparare la medesima pozione, e sta a noi scegliere la più appropriata, magari perfezionandola una volta sbloccato quel nuovo funghetto.

MA QUALE PILLOLA BLU, PROVA “CORPO DI PIETRA”

Le nostre mirabolanti creazioni non devono certo rimanere a prendere polvere sugli scaffali, quindi è necessario interagire con i clienti che frequentano il negozio. Le loro richieste, e la disponibilità a scucire un buon numero di monete d’oro, variano a seconda della nostra popolarità, che incrementiamo mandandoli via soddisfatti, e il nostro allineamento.

Le richieste dei clienti dipendono dalla nostra popolarità e dall’allineamento

Cacciare in malo modo chi chiede del veleno per uccidere il marito richiamerà avventori onesti, mentre assecondare tutte le richieste truffaldine riempirà il nostro laboratorio di pendagli da forca. Quale percorso seguire?

Aspettativa: creare l’esilir di lunga vita. Realtà: vendere pomate per prurito intimo.

A livello di gameplay non cambia nulla, e per platinare il gioco bisogna eccellere in entrambi i campi, dunque ognuno proceda come meglio crede.

Concludendo affari e inventando pozioni a effetto multiplo si sale di livello e si guadagnano punti abilità

Concludendo affari e inventando pozioni a effetto multiplo si sale di livello e si guadagnano punti abilità da spendere in un semplice albero delle skill che consente solamente di aumentare abilità di negoziare, numero di bonus presenti nella mappa alchemica e ampiezza del raggio di dissolvenza della fog of war.

Dobbiamo evitare le ossa per non danneggiare la pozione.

Quando abbiamo servito o allontanato tutti i clienti, possiamo andare a letto, salvare il gioco e iniziare un nuovo giorno, con raccolta delle piante in giardino, creazione di nuove pozioni e così via. E ancora. E ancora.

ENDGAME, UN MISCUGLIO INSTABILE

Se all’inizio ogni scoperta è una piccola festa e i progressi si susseguono a ritmo sostenuto, verso l’endgame la ripetitività inizia a diventare un po’ scomoda. Aspettare il vendor giusto con gli upgrade che ci interessano, comprare pagine extra del libro alchemico per salvare le nostre ricette e sbloccare formule leggendarie, grindando come disgraziati, è tutto ciò che ci aspetta.

verso l’endgame la ripetitività inizia a diventare un po’ scomoda

Non che Potion Craft: Alchemist Simulator promettesse altro, data la natura sandbox che invita a provare ogni combinazione anche per pura e semplice curiosità, ma la mancanza di una sequenza incalzante di obiettivi potrebbe portare al quit.

Il trofeo dedicato a Breakin Bad andava guadagnato.

Ci sono espansioni in arrivo quindi la situazione potrebbe cambiare, però fisserei a cinque o sei ore il limite oltre il quale si è già visto il 90% di quanto offre il gioco e bisogna poi decidere se spenderne almeno altrettante per il restante 10%.

graficamente il gioco è molto ben curato

Non mi sono soffermato molto sull’aspetto estetico perché in queste produzioni indie è marginale rispetto all’esperienza proposta, ma graficamente è molto ben curato, in stile pergamena con font e illustrazioni ispirati proprio al vecchio libro polveroso che potreste trovare nel baule dei ricordi della nonna. La completa e perfetta localizzazione in italiano merita infine un elogio extra.

In Breve: Potion Craft: Alchemist Simulator simula la vita di un alchimista novizio che cerca di aprirsi la strada verso fama e gloria a suon di scoperte. Come nella vita reale, richiede dedizione e perseveranza, che non sempre vanno a braccetto con la filosofia dei casual game. Il sistema di spostamento lungo la mappa alchemica vi invoglierà a sperimentare per alcune ore alla ricerca della formula definitiva, ma un endgame poco ispirato e sbilanciato sul grinding potrebbe allontanare anche gli alchimisti più ambiziosi. Se cercate un puzzler sandbox originale e non vi spaventate di fronte a un gameplay ripetitivo, è sicuramente un gioco interessante.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7, 8GB RAM, GeForce GTX 1050, SSD; Steam Deck 512GB
Com’è, Come Gira: PC: Un gioco 2D con azione e animazioni ridotte all’osso non impensierisce nemmeno le macchine più vetuste; Steam Deck: Gira perfettamente, con testi molto leggibili, e si può giocare interamente in touch.

 

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Pro

  • Sezione nella mappa alchemica originale e divertente / Molte pozioni da creare con una moltitudine di ingredienti / Non si perdono mai di vista gli obiettivi.

Contro

  • Endgame ripetitivo / Gestione dell’economia appena abbozzata.
7.8

Buono

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