Double Fine è riuscita ancora una volta a creare un mondo vivo e pulsante, che ci porta dal ludopatico al tenebroso passando per il folle e il demenziale
TRA MECCANISMI DA ATTIVARE E OGGETTI DA RACCOGLIERE
La carriera del nostro provetto psiconauta si costruisce livello per livello, una difficoltà superata dopo l’altra, imparando a usare nuovi poteri strada facendo. Ma non è tutto così automatico, o almeno non solo: gli ambienti sono zeppi di oggetti da raccogliere, i PNG possono darci missioni secondarie da portare a termine, e come nel primo episodio ci saranno decine di bauli, zaini e borsoni piagnucolanti a cui restituire la propria etichetta, in cambio di qualche bonus e di punti esperienza in più. C’è anche una sorta di valuta corrente che può essere raccolta e usata, in appositi distributori, per comprare oggetti ‘magici’ in grado di aiutarci. I poteri stessi possono essere migliorati a nostro vantaggio e, tutto questo, è rigorosamente registrato sul nostro diario di bordo, che possiamo interpellare in qualunque momento del gioco. Il diario ci permette di convertire i punti esperienza, di migliorare i poteri, di tenere sott’occhio le missioni e ricordarci quali siano gli obiettivi primari e secondari correnti.

Uno dei tanti, magnifici, deliranti momenti in cui Psychonauts 2 si ricorda di essere un platform game.
PSYCHONAUTS 2 METTE IL GIOCATORE ALLA PROVA, MA SENZA ESSERE TROPPO PUNITIVO
A LOT MORE OF THE SAME
In definitiva, Psychonauts 2 è il degno erede del primo episodio: porta avanti l’epopea di Raz dandogli molte cose nuove da fare, ma non perde neanche un’oncia né dell’umorismo, né dello stile, né del carisma che già ci colpirono, entusiasticamente, nel fin troppo lontano 2005. Anzi, è migliore del primo Psychonauts sotto ogni punto di vista (e non è neanche necessario aver affrontato il primo episodio per apprezzare questo!). Schafer e compagni hanno dovuto sudare parecchio, per portare a casa questo risultato e noi ci auguriamo sentitamente che, stavolta, le vendite diano loro ragione fin da subito.
In Breve: L’esistenza stessa di Psychonauts 2 dimostra che le buone idee devono superare mille difficoltà prima di essere realizzate, ma che alla fine in qualche modo si impongono. Ci sono voluti anni perché il primo capitolo superasse lo scetticismo del pubblico ma, pian pianino, si è costruito una base di fan così grande che finalmente abbiamo potuto giocare anche al suo seguito. Ed è bellissimo. Lo sappiamo: Psychonauts affronta con spirito e grande ironia una serie di disturbi con cui molte persone devono convivere, purtroppo, ogni giorno, ma se in fondo il gioco è una metafora scherzosa della vita, allora giocare più che si può aiuta a superare gli ostacoli veri di ogni giorno. Piacevole, originale, colorato, avvincente. Servono altri aggettivi per convincervi?
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Core i5 11600K, 16 GB di RAM, GeForce GTX 980 Ti, SSD
Com’è, Come Gira: Lo abbiamo giocato senza problemi a 3440×1440 pixel sulla configurazione di prova, a dettaglio Ultra. Non dovrebbe impensierire nessuna scheda video di fascia medio/alta odierna.