SABRENT METTE ANCHE A DISPOSIZIONE UNA VERSIONE PERSONALIZZATA DI ACRONIS TRUE IMAGE, CHE CI HA PERMESSO DI CLONARE LE PARTIZIONI SENZA ALCUNA DIFFICOLTà
VELOCITÀ DA URLO
Dopo la “cura” il nostro testbed (basato su una scheda madre Gigabyte X570 Aorus con CPU Ryzen 5 3600) è diventato subito più reattivo: più veloce a caricare il sistema operativo, più lesto nel caricamento del file di paging quando necessario, più rapido, naturalmente, a caricare tutto il software che abbiamo trasferito sulla nuova unità. Del resto, i benchmark parlano chiaro.
CrsytalDiskMark 7 “spara” subito altissimo: 3461 MB al secondo in lettura e 2997 MB/s in scrittura, praticamente il massimo che si possa ottenere con un bus PCI Express x4 di terza generazione. Il più moderato AS SSD parla invece di 3003 MB/s in lettura e 2837 MB/s in scrittura, aggiungendo però i tempi di accesso pari, rispettivamente, a 0,027 e 0,021 millisecondi.
Anvil’s Storage Utilities fornisce risultati altrettanto incoraggianti (2709 MB/s in lettura e 2852 MB/s in scrittura), ma è ATTO Disk Benchmark che ci racconta qualcosa di più interessante su questo drive. Se andiamo a confrontare i suoi risultati con quelli dell’MP400, drive basato sullo stesso controller Phison E12 ma dotato di celle QLC, la differenza è sottile ma importante: come abbiamo già più volte sottolineato, tutti i drive (tradizionali e a stato solido) esprimono al meglio la loro velocità trattando file di grandi dimensioni, ma riducono le performance con i file più piccoli. Esiste quindi un “punto di flessione” sotto il quale il drive va più lento e, più piccole sono le dimensioni dei file in cui avviene il salto di qualità, migliori sono le aspettative che possiamo riporre sul dispositivo.
RISPETTO AD ALTRI PRODOTTI SIMILI, IL SABRENT ROCKET SI DIMOSTRA Più EFFICIENTE ANCHE A DIMENSIONI DEI FILE MINORI
MEGLIO ABBONDARE
Il drive Sabrent Rocket NVMe è disponibile in più formati, da 256 GB a 4 TB. Ma è a partire dal modello da 1 TB (150 euro) che si ottengono le prestazioni maggiori. L’azienda sostiene infatti che la velocità massima di scrittura del modello da 256 GB sia 1050 MB/s e quella del modello da 512 GB 2000 MB/s. È a partire dal modello da 1 TB che questo valore sale a 3000 MB/s, sebbene per quello da 2 TB il valore misteriosamente scenda a 2700 MB/s. In questa recensione, però, abbiamo sicuramente toccato velocità maggiori e l’unico appunto che possiamo muovere è che il modello da 4 TB costi purtroppo 850 euro, sensibilmente di più di due esemplari da 2 TB. Quest’ultimo, dunque, si conferma come la scelta ideale per prezzo, capienza e prestazioni generali. Non preoccupatevi infine per l’affidabilità: forse Sabrent non sarà un nome conosciuto come altri, ma certifica questi drive per 1.800.000 ore di funzionamento e li copre con una garanzia lunga 5 anni.
VOTO: 9.1
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