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World of Warcraft: Shadowlands – Speciale

I primi passi nelle Terretetre hanno rivelato diversi aspetti positivi della nuova espansione

Oltre a Torgast e alle missioni mondiali, a fine Campagna sarà possibile scegliere, tra le quattro casate disponibili, una Congrega a cui legarsi per accedere a vari bonus e iniziare a raccogliere l’Animum (l’importante risorsa che permette all’Aldilà di funzionare) necessario ad aumentare il livello di Fama con la stessa per ottenere ricompense uniche e migliorare un tassello alla volta il relativo Santuario, l’hub dove ad esempio si possono assoldare gli avventurieri da inviare in mini missioni sulla falsariga di quanto avveniva nella Guarnigione in Warlords of Draenor. Con alcuni di loro inoltre si possono forgiare dei Vincoli dell’Anima, dei talent tree da perfezionare con i Condotti guadagnati in alcune missioni da incastonare negli appositi scomparti per migliorare l’efficacia del nostro sottoposto.

ROAD TO REVIEW

I primi passi nelle Terretetre mi hanno mostrato diversi aspetti positivi della nuova espansione, e da qui derivano le buone sensazioni sia in ottica endgame, sia in vista di una recensione che vergherò solo dopo aver testato almeno una porzione di contenuti finali. Detto dell’egregio colpo d’occhio di un comparto grafico encomiabile per scelte stilistiche, cura del dettaglio e caratterizzazione delle regioni, nonostante Blizzard ci abbia spesso abituato bene ammetto che l’OST di Shadowlands stupisce e rapisce per coerenza col contesto e per ricercatezza delle melodie, tutte peculiarità che insieme danno vita a un vibrante accompagnamento sonoro degno delle soundtrack più emozionanti.

world of warcraft shadowlands speciale

Tranquilli: Maldraxxus è assai più inquietante di quanto non sembri qui.

È stuzzicante addentrarsi in una storia che non lesina su colpi di scena, carrambate ed effetti speciali assortiti

Al buon impatto audio-visivo bisogna aggiungere una fase di leveling fluida e coinvolgente grazie al soddisfacente quest design, con i livelli dal 50 al 60 che si susseguono uno dopo l’altro con leggerezza senza che si palesi mai lo spauracchio del farming reiterato, quello capace di smorzare qualsiasi entusiasmo. La densità di attività primarie e secondarie in ogni area fomenta l’accumulo compulsivo di esperienza, mentre è stuzzicante addentrarsi in una storia che non lesina su colpi di scena, carrambate ed effetti speciali assortiti. Per quanto concerne il PvE ci sono 4 Spedizioni durante il percorso di crescita e altre 4 si sbloccano appena raggiunto il level cap, per un totale di 8 dungeon di livello 60 in cui cominciare la rincorsa all’item level più alto in compagnia.

La suggestiva natura incantata di Selvarden.

Qualche consiglio in vista dell’8 dicembre, quando verrà aperta ufficialmente la prima ala dell’Incursione endgame nel tetro Castello di Nathria a Revendreth, il covo di Sire Denathrius? Finire la Campagna, dedicarsi alle attività di alto livello tra cui quelle specifiche della Congrega, quelle nella Fauce per ottenere Stige per Ve’nari e quelle a Torgast per recuperare Cenere d’Anima per l’Incisore di Rune, senza dimenticare naturalmente di migliorare il proprio equipaggiamento sfruttando qualsiasi daily, evento e occasione lo consenta. Calcolando che le spedizioni normali di livello 60 richiedono un item level minimo di 145 e quelle eroiche di 155, c’è un discreto margine temporale per raggiungere la fatidica soglia di 170, ovvero quella necessaria per accedere alla prima Incursione. Un’ultima dritta, via: dateci dentro con le missioni mondiali, sono molto utili e offrono ricompense cospicue, ma non tergiversate troppo nella Fauce perché il Carceriere vi osserva e se l’allerta raggiunge il massimo livello allora la sua punizione sarà tremenda. Fidatevi, quel gaglioffo è il ras del peggiore quartiere dell’Aldilà, è meglio non farlo infuriare… per il momento.

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