Join The Indie 2022: uno sguardo alla scena videoludica italiana

Il Video Games Party di Milano è stato teatro della quarta edizione di Join The Indie, rassegna dedicata alle produzioni indipendenti italiane. Un evento organizzato in collaborazione con Intel che ha permesso agli sviluppatori di raccontarsi e di mettere in mostra le ultime novità, tra titoli ormai prossimi (se non addirittura “prossimissimi”) al lancio e uscite previste per i prossimi mesi/anni. Una carrellata decisamente interessante, che è spaziata tra diversi generi e diverse piattaforme, che dimostra come la scena nostrana sia vitale e ricca di spunti. Facciamo il punto della situazione, in un viaggio che ci ha portato a guidare, combattere, colpire palline e giocare a carte…

PRIMO TEMPO

Inizia il “primo tempo” dell’evento Join The Indie, e invece della parola tempo sarebbe più adatto utilizzare “set”. La partenza è infatti dedicata a Tennis League VR, titolo sviluppato da Another Reality, team da tempo impegnato nell’ambito della realtà virtuale, della realtà aumentata e del metaverso. Dietro un look colorato e con uno stile molto pulito e lineare si cela un’esperienza di gioco studiata con due obiettivi differenti. Da un lato sarà proposta una parte prettamente ludica con le modalità Carriera e Multigiocatore, mentre dall’altro avremo una spiccata componente didattica con una vera e propria scuola che permetterà di allenarsi nei vari colpi. L’obiettivo, anche grazie ai feedback ricevuti da coach professionisti, è quindi quello di ottenere un’esperienza realistica, con la pallina che reagirà in maniera differente sia a seconda del tipo di impatto che a seconda della superficie di gioco. Al momento disponibile in versione demo per Meta Quest e Quest 2, dovrebbe essere pronto al lancio entro l’autunno 2022.

 

Temperia: Soul of Majestic trae ispirazione dal passato, più precisamente dal minigioco Triple Triad presente in Final Fantasy VIII.

Dopo un breve spazio dedicato a Vesper, in cui Tommaso Loiacono (game designer nonché co-fondatore di Cordens Interactive) ha raccontato le fasi della lavorazione e ricordato la recentissima uscita (12 maggio) della versione Switch siamo passati a Jyamma Games, team milanese alle prese con la realizzazione di Project Galileo, un soulslike ambientato in un’Italia di matrice fantasy. Poche informazioni disponibili al momento, con una roadmap ben definita che porterà a un primo trailer in game mostrato ai prossimi Italian Video Games Awards (5 luglio) che sarà seguito da un trailer di gameplay accompagnato da una build giocabile al Tokyo Games Show. Proseguendo sulla strada del fantasy, ci siamo imbattuti in Temperia: Soul of Majestic. Si tratta di un card game che prende spunto dal passato (la fonte d’ispirazione è il minigioco Triple Triad presente in Final Fantasy VIII) e si pone l’obiettivo di offrire una struttura che riesca al tempo stesso ad essere snella e rapida senza però risultare semplice e banale. Partite ad alto ritmo, di una durata massima di una decina di minuti, che avranno la caratteristica peculiare di essere giocate “a carte scoperte”. Il debutto ufficiale è atteso a breve su Steam, per un titolo che ha sicuramente diverse frecce al suo arco e che in futuro potrebbe arrivare anche su piattaforme mobile, oltre a espandersi in altri media. Enrico Fedoni (mente del progetto insieme a Dario “Moonryde” Ferracci), ha infatti dichiarato che l’universo di gioco sarà ricco di elementi narrativi, che saranno la base per una serie di romanzi di prossima uscita.

INTERVALLO MUSICALE

Finita la prima parte dell’evento, è il momento di un breve intervallo. Un intervallo che spezza il ritmo delle presentazioni e che ci porta ad abbandonare per qualche minuto il made in Italy. Qualche minuto che, lo ammettiamo candidamente, ci ha trasportato indietro nel tempo e ci ha permesso di ascoltare le parole di uno dei compositori di colonne sonore di videogiochi più famosi e apprezzati di tutti i tempi. Sale sul palco David Wise, e subito la nostra mente torna agli anni ’90, quando correvamo a perdifiato nella giungla di Donkey Kong Country o cercavamo in tutti i modi di sopravvivere a infami ondate di nemici nei panni di un trio di rospi in Battletoads in Battlemaniacs accompagnati proprio dalle note di Wise. Una carriera lunga e costellata di successi, da Slalom del 1985 fino a Yooka-Laylee and the Impossibile Lair del 2019, iniziata in maniera casuale e proseguita tra anni (quasi venticinque) in Rare e il passaggio al lavoro freelance.

LA CARRIERA DI DAVID WISE È STATA INTRECCIATA COI VIDEOGIOCHI FIN DALLA LORO NASCISTA, ED È PARTICOLARMENTE INTERESSANTE SENTIRLO RACCONTARE COME SI È EVOLUTO L’APPROCCIO ALLA CREAZIONE DI COLONNE SONORE

Tanti anni nel settore vuol dire anche tanta esperienza e tanti ricordi. “In passato, una delle sfide più grandi durante la realizzazione dei giochi era avere a che fare con le limitazioni hardware. Ora questo problema non si pone più, ma quando avevi a disposizione solo 64k di memoria dovevi ingegnarti per sfruttarli al massimo e trovare il modo di ottenere il risultato che avevi in mente”, ha sottolineato David, aggiungendo poi come abbia sempre ritenuto importante il rapporto diretto con i game designer in fase di sviluppo: “coordinare il proprio lavoro con chi sta sviluppando il gioco è fondamentale. Riuscire a vedere come è il gioco, a osservarne le caratteristiche e le ambientazioni aiuta a capire il ritmo dell’azione e a stabilire quale sia il tipo di tipo di sound più adatto”. Inoltre David ha evidenziato come la componente interattiva dei videogiochi possa rendere la realizzazione di una colonna sonora decisamente più complessa rispetto a quella di un film, vista la presenza di variabili derivanti dalle azioni dei giocatori che costringono a creare variazioni sul tema per adattarsi a quanto sta accadendo su schermo, e ha poi concluso il suo intervento indicando quali sono i suoi compositori preferiti in ambito videogame: Yoko Shimomura (autrice di Kingdom Hearts e di mille altri capolavori), Grant Kirkhope (Banjo-Kazooie) e Gareth Coker (Ori and the Blind Forest). Ottimi gusti, non c’è che dire, ma non avevamo alcun dubbio a riguardo.

SECONDO TEMPO

Terminato il (piacevolissimo) intervallo musicale, si torna a parlare di sviluppatori italiani con Stormind Games e Batora: Lost Haven. Un titolo che rappresenta un cambio di direzione piuttosto evidente rispetto alle precedenti produzioni del team catanese (Remothered: Tormented Fathers e Remothered: Broken Porcelein), e che proporrà una struttura action rpg con un doppio stile di combattimento caratterizzato da un’alternanza di dinamiche hack’n slash e twin shooter.

Join the Indie 2022

Dopo due titoli a forti tinte horror, Stormwind Games è pronta ad avventurarsi nel mondo degli action rpg con Batora: Lost Haven.

Batora offrirà quattro pianeti da esplorare, con la presenza di diverse razze e di alcune scelte di carattere morale con conseguenze a lungo termine che condurranno a diversi finali (quattro, per la precisione). Sicuramente interessante, dopo una prima prova ad opere del nostro Emanuele Feronato, non vediamo l’ora di mettere le mani sulla versione completa, attesa per l’autunno su PC e console. Il concetto di cambio di direzione e di esplorazione di generi differenti può essere tranquillamente applicato anche a Trinity Team, che dimostra di non essere solo sviluppatori da “birra e salsiccia (o schiaffi e fagioli…). Mentre infatti prosegue la lavorazione di Slap & Beans 2, che nel 2023 riporterà sui nostri schermi Bud Spencer e Terence Hill, il team è impegnato anche nella produzione di The Darkest Tales, action game dalle spiccate dinamiche platform che ha come protagonista un simpatico orsacchiotto impegnato in un viaggio che lo porterà ad attraversare versioni “dark” di fiabe classiche. Il prologo, Into The Nightmare, è disponibile su Steam gratuitamente, mentre la versione completa è attesa a luglio.

Join the Indie 2022

The Darkest Tales ci trasporterà in un universo in cui le fiabe più celebri sono riviste in versioni decisamente meno rassicuranti di quelle a cui siamo stati abituati.

Avvolto nel mistero, ma non per questo meno interessante, lo spazio dedicato a Nacon Studio Milano, realtà lombarda al momento impegnata nella produzione di due titoli. Quali? È qui che inizia il suddetto mistero, visto che non sono stati forniti dettagli precisi. Sappiamo che in un caso si tratta di un racing game (il sequel di Rims? Qualcosa di diverso?), mentre nell’altro di un survival game legato a una importante ip cinematografica. Nell’attesa di ulteriori notizie, siamo passati a Reply Game Studios e a Soulstice, intrigante hack ’n’ slash con un’anima dark fantasy in uscita il 20 settembre. L’intervista del nostro Stefano Calzati a Fabio Pagetti e a Samuele Perseo, non recentissima ma ancora sul pezzo, è un’ottima fonte di info per chi desidera saperne di più. E poi c’è, naturalmente, la prova della demo ad opera di Marco Bortoluzzi.

Si torna a correre a velocità supersonica con Redout 2, in uscita su Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4, PlayStation 5 e PC.

La conclusione dell’evento Join The Indie 2022 è stata dedicata all’alta velocità, in due direzioni sostanzialmente differenti tra loro. Da una parte 34BigThings ha confermato l’uscita di Redout 2 per il 16 giugno, mentre dall’altra Marco Massarutto è intervenuto per offrirci sia uno spaccato della storia di Kunos Simulazione che per confermare come Assetto Corsa 2 sia attualmente in fase di lavorazione, con tutte le caratteristiche che hanno reso celebre il suo predecessore e diverse novità. Ci vorrà del tempo per poter mettere le mani sul volante ma questo annuncio, insieme a tutti quelli che lo hanno preceduto, conferma come la game industry italiana stia crescendo, e come sia lecito guardare al futuro dello sviluppo nel nostro paese con particolare interesse e curiosità.

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