The Isle of the Cursed Prophet – Recensione C64

PC

The Isle of the Cursed Prophet è un raffinato gioco di ruolo per Commodore 64, impostato come i primi episodi della serie di Legend of Zelda per NES e Game Boy

Non tutte le aree dell’isola sono accessibili fin dall’inizio: l’erba più alta va tagliata con l’apposito falcetto che, ovviamente, ci tocca cercare in lungo e in largo prima di trovare, e alcune recinzioni richiedono strumenti più adeguati per essere scardinate.

Cercate subito di agguantare il falcetto! È indispensabile per trovare tutto il resto.

il grosso del gioco si riduce a una lunga, meticolosa opera di esplorazione e di raccolta degli oggetti, facendo attenzione ai nemici

Non solo: gli edifici sono quasi tutti chiusi e le loro chiavi sono sparse in giro. Alla fine il grosso del gioco si riduce a una lunga, meticolosa opera di esplorazione e di raccolta degli oggetti, stando tuttavia attenti alla copiosa e aggressiva fauna locale composta da capre, serpenti, cinghiali, lupi, cani randagi e falchi, oltre che dai legittimi proprietari delle case che andremo praticamente a svaligiare. Contro tutte queste minacce possiamo opporre soltanto il fido coltellino “da tamarro della sala giochi”, che va raccolto nella casa più vicina al nostro punto di approdo all’isola.

UN GIOIELLO TECNICO

Questo RPG è stato realizzato dai ragazzi di Icon64, gli stessi dell’ottimo The Shadow Over Hawksmill che, fra le altre cose, ha dato vita a questa fortunata serie di recensioni per Commodore 64 sulle pagine di TGM. Non ci devono stupire, quindi, la trama a tinte fosche e l’ottima realizzazione tecnica, capace di fare un uso furbo ma magistrale delle caratteristiche hardware del C64.

the isle of the cursed prophet recensione

Non si capisce come mai, ma ci sono abitanti nell’isola deserta. Bah…

la presentazione cinematografica lascia davvero di stucco

Meglio ancora che nel loro gioco precedente, la presentazione “cinematografica” di The Isle of the Cursed Prophet lascia davvero di stucco: con una serie di immagini e di location evocative, che sfidano le restrizioni di memoria del computer, vediamo il triste viaggio di Oliver verso l’isola maledetta, prima sulla sua automobile, poi in barca, sotto forma di silhouette appena illuminate dalle fosche luci dell’alba, con tanto di titoli d’apertura e musiche di Saul Cross. Perdersi nella sostanziale ripetitività della grafica è piuttosto facile, ma i nostri occhi sono ricompensati da grossi sprite in alta definizione e da un eccellente controllo del personaggio, con tanto di “fuoco contestuale” che utilizza automaticamente l’oggetto giusto dal nostro inventario.

Un momento della toccante presentazione del gioco.

L’unica nota stonata – non so se per i limiti dell’hardware o se per una disgraziata scelta di design – è il fatto che le nostre modifiche all’ambiente naturale si vanificano appena escono dallo schermo: tutto sommato accettabile quando a resuscitare sono gli omini che occupano le case, ma piuttosto fastidioso quando l’erba tagliata ricresce esattamente un secondo dopo: rende molto frustrante ricordare dove siamo già passati e dove no, condannandoci a esercitare la memoria, o a ripetere più volte inutilmente le ricerche. Se non altro, quando iniziamo una nuova partita dopo un game over, ripartiamo con tutti gli oggetti già raccolti in precedenza.

In Breve: The Isle of the Cursed Prophet è uno di quei giochi che “acchiappano” in sordina, lentamente ma inesorabilmente, costringendoci a finire la missione nonostante le avversità. All’inizio è molto facile restare spaesati, perché bisogna sempre districarsi tra luoghi irraggiungibili e animali da uccidere, ma come in tutte le avventure che si rispettino basta trovare gli oggetti giusti per dare al gioco una piega tutta nuova. L’isola maledetta è piuttosto piccola, ma è oggettivamente difficile farne stare una più grossa nei 64KB del Commodore. Eppure i ragazzi di Icon64 sono riusciti a farcirla di enigmi da risolvere e di oggetti da raccogliere. Bravissimi!

Configurazione di Prova: The C64, VICE
Com’è, Come Gira: Assolutamente perfetto su qualsiasi versione recente dell’emulatore VICE (quindi, se gira bene quello, siete a posto) e sui TheC64/Mini. Ovviamente gira anche sull’hardware originale, se avete modo di fargli leggere i file immagine .t64, .d64 o .prg.

Torna alla prima pagina…

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Presentazione animata e tecnica da paura.
  • Sprite dettagliatissimi e ottima colonna sonora.
  • Vi terrà impegnati per diverse ore.

Contro

  • Si sente l’esigenza di una mappa, che non c’è.
  • Difficile ricordare dove si è già stati.
8.6

Più che buono

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

Password dimenticata