The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV – Recensione

PC PS4 Switch

UN RICCO COMPENDIO INIZIALE RIASSUMERÀ GLI EVENTI PASSATI, MA ASPETTATEVI UN BOMBARDAMENTO DI NOMI E DI RIMANDI

Naturalmente anche stavolta un ricco compendio iniziale si accollerà l’onere di fornire un sommario riassunto degli eventi passati, ma il gioco inaugura le danze in pompa magna con un bombardamento micidiale di nomi propri e rimandi che danno per scontata una conoscenza enciclopedica delle vicissitudini antecedenti, tanto che il semplice prologo dura attorno alle due ore! Centoventi minuti fittissimi in cui vecchi rivali combattono infine dalla stessa parte, i cattivi continuano a spostare le proprie pedine su più fronti e le differenti generazioni della Classe VII alzano la testa all’unisono, decisi a rimettere le cose a posto e riprendersi quello che hanno perso.

trails of cold steel iv

Tanti, troppi volti da ricordare: buttarsi a capofitto nella trama senza l’adeguato background causerà parecchi mal di testa.

DIRETTO SEGUITO DELL’EPISODIO PRECEDENTE, NE CONDIVIDE PREGI E DIFETTI

Essendo un seguito direttissimo dell’episodio precedente, The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV ne condivide pregi e difetti. Da una parte i punti di forza vengono confermati puntualmente, con una narrazione corale che mette in gioco un roster enorme (tanto smisurato da comprendere anche volti provenienti da spin-off orfani di una traduzione inglese) e che lascia in bocca il gusto di una resa dei conti rimandata oramai troppe volte, mentre tra i gli aspetti da rivedere figura come sempre una resa grafica che non fa nulla per nascondere l’età del gioco, uscito tre anni fa su PlayStation 4 e già allora reo di aver saccheggiato buona parte degli asset della terza avventura.

SCHERMO PICCOLO, GRANDE DIVERTIMENTO

Su Switch ancora una volta la resa è apprezzabile particolarmente nella modalità handheld, dove l’aliasing viene parzialmente mascherato dalle dimensioni dello schermo; discorso diverso su un televisore bello grosso, dove occasionali cali di fluidità (spesso e volentieri ottenuti giocando con la telecamera all’aperto) contribuiscono a “impastare” il risultato finale. Complessivamente il framerate si attesta sui 30fps per la maggior parte del tempo, e il compromesso di sacrificare parte della pulizia grafica a favore della portatilità è da accettare a occhi chiusi di fronte alla longevità di un’avventura che può tranquillamente sfiorare le cento ore tra grind e sottogiochi vecchi e nuovi.

In Breve: Per godervi The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV dovete almeno aver finito il capitolo precedente: è semplicemente imperativo. In realtà la cosa migliore sarebbe aver giocato anche gli altri, visto che il gioco è il gran finale di una narrativa portata avanti attraverso una decade su diverse piattaforme, ma credo di aver iterato abbondantemente il concetto. Al netto delle raccomandazioni si tratta di un gioco di ruolo eccellente, tecnicamente non al passo con i tempi ma che dimostra la maestria di Nihon Falcon nel genere.

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Anche stavolta una veste grafica modesta viene elevata da una buonissima direzione artistica; per lo Switch significa prendere in prestito un motore che nasce su PlayStation 4 tra alti e bassi. Prediligete il gioco handheld, se potete.

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Pro

  • Il capitolo finale di una storia appassionante / Sistema di combattimento a turni senza rivali.

Contro

  • Aver finito ALMENO il terzo capitolo è praticamente un obbligo morale / Tecnicamente modesto, e ricicla parecchi asset dall'episodio precedente.
8.5

Più che buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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