“E ora, giovane Skywalker, tu morirai.” Sappiamo benissimo cosa succede dopo queste parole pronunciate con tanta placida fatalità: dalle mani dell’imperatore Palpatine scaturiscono FATALI SAETTE! Orrore! Ma anche stupore e meraviglia! A distanza di tanti anni, finalmente, con lo stesso semplice gesto delle mani ho fatto dei miei nemici un bruciacchiato barbecue, anche se non me la sono presa con cavalieri Jedi, bensì con orchi e goblin, di cui, si sa, la carne è un vera prelibatezza – io ne consiglio sempre il controfiletto.
SIM-SALA-BIM!
Nell’arena shooter di Carbon Studio vestiamo i panni di un non meglio identificato mago che si trova senza tante cerimonie a dover sventare l’invasione del classico regno fantasy dall’altrettanto tradizionale orda di pelleverde. Il tocco di novità sta nella commistione con elementi narrativi più tipici della science fiction, visto che si parla di rift dimensionali che causano fratture nel continuum spazio-tempo. Niente che venga spiegato con dettagli credibili, ma comunque una buona scusa per metterci di fronte a castelli disposti su rocce fluttuanti a mezz’aria, e altre sciccherie che in realtà virtuale fanno sempre il loro effetto. Sviluppata su tre atti, la sceneggiatura si prende la briga di presentarci qualche colpo di scena, che, per quanto telefonato, sostiene il ritmo dell’avventura ed incuriosisce il giocatore sul prosieguo.
La resa grafica e la fluidità delle animazioni su PSVR lasciano a desiderare rispetto alle piattaforme VR per PC
OCUS POCUS
I veri protagonisti del gioco sono gli incantesimi, da lanciare con il movimento delle mani: si tratta di gesti semplici che si imparano in fretta e diventano presto una reazione istintiva alle minacce da affrontare. Il libro delle magie a nostra disposizione non è proprio il più vasto mai visto, dato che ne abbiamo sei, ma ciascuna può essere potenziata di tre livelli. A tale scopo sono necessarie gemme da riscattare attraverso il raggiungimento di determinate soglie di punteggio per ogni livello. La scarsità di queste gemme incentiva a ripetere i livelli, magari con i modificatori per renderli più difficili, e perfezionare la propria tecnica per ottenere performance sempre migliori, con i quali incrementare il potere dei propri incantesimi, con cui possiamo affrontare sfide ancora più ardue, in un ciclo virtuoso di rischio e ricompensa. Se cercate combattimenti dalla profondità strategica approfondita, invece, guardate altrove: non ci sono situazioni in cui sfruttare scariche elettriche o frecce di ghiaccio su pozze d’acqua per scatenare combo elementali, e manca la gestione del mana, che è infinito. Nella sua semplicità, The Wizards: Enhanced Edition riesce a divertire perché la facilità e responsività dei comandi permette di immedesimarsi nei panni di un mago lancia-incantesimi come mai è stato possibile finora, alla faccia dei vari The Elder Scrolls. La sensazione di avere letteralmente tra le mani questi poteri fenomenali domina quindi ogni partita, il che fa tutto sommato passare in secondo piano qualche difetto, come un bestiario abbastanza limitato, il quale vede aggiungere un po’ di alternative solo verso il finale.
Lanciare incantesimi con le mani è facile e appagante, e diventa presto istintivo usarli con naturalezza
Sebbene non al livello di shooter come Raw Data e In Death, The Wizards – Enhanced Edition offre una divertente alternativa in salsa fantasy e risalta per la capacità di sfruttare i controller per creare incantesimi con le proprie mani. Il risultato è appagante e di grande immediatezza, e pone in secondo piano i difettucci del titolo, tra i quali però è impossibile ignorare una realizzazione tecnica non impeccabile su PSVR rispetto alla versione PC. Seppure la quantità di contenuti non sia eccelsa, la loro varietà garantisce una buona dose di divertimento, a patto di prendere The Wizards per quel passatempo leggero e spensierato che è.