Con uno schema di gioco che premia l’esplorazione, Kirby e la terra perduta si presenta come la scelta ideale per i giocatori amanti del level design d’autore. Scopriamo perché.
Sviluppatore / Publisher: Hal Laboratory / Nintendo Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Cooperativo Offline PEGI: 7 Disponibile Su: Nintendo Switch Data di Lancio: 25 marzo
Kirby e la terra perduta è un po’ come il ricevimento di nozze del tuo migliore amico: la compagnia è amabile, il posto stupendo, le vibrazioni celestiali, il cibo strepitoso, ma dopo un po’ vedi negli occhi dei camerieri il bisogno fisico di farti sloggiare, ché si è fatta una certa e vogliono tornare a casa pure loro, poveracci. I suoi sei (e qualcosina di più, via) livelli sono suddivisi in cinque stage, e scorrono via che è un piacere, tanto che arrivi ai titoli di coda in pochissimo tempo, complice un livello di sfida prevedibilmente basilare.
Sicuro, il gioco offre la scelta tra due difficoltà denominate Brezza e Tempesta, ma affrontando la seconda non sono morto neppure una volta. La morale è sempre la stessa: Kirby non è fatto per i superuomini del pad, quelli che sbranano un gioco a tempo di record per poi passare al prossimo. Al contrario, lo splendido quanto desolato mondo che l’aspiratutto rosa sarà chiamato ad attraversare esige un approccio attento e metodico per rivelare tutti i suoi segreti.
I SEGRETI NASCOSTI IN KIRBY E LA TERRA PERDUTA
Kirby non ha lasciato il Pianeta Pop da solo, e si ritrova in catapultato in questa nuova, bizzarra frontiera assieme agli amici/nemici di sempre; lui, tanto buono quanto affamato, è determinato a salvare i Waddle Dee imprigionati dall’Esercito delle Bestie, un nome altisonante e ben più adatto a un manga di Go Nagai che a un gruppo di animali selvaggi, eredi di un mondo che assomiglia parecchio al nostro, privo però degli esseri umani. Ogni stage nasconde un numero variabile di Waddle Dee, e quelli salvati semplicemente arrivando alla fine del percorso ne sono solo una piccola parte. Occorre dunque esplorare per bene, sfruttare al meglio le trasformazioni per accedere a percorsi segreti e imparare a sfruttare la Boccomorfosi, una nuova abilità che permette a Kirby di inglobare e padroneggiare le abilità di oggetti a noi familiari come auto, scale e altre diavolerie.
Al termine di ogni stage viene elargito un indizio sulla posizione degli ostaggi ancora celati, il che rende ogni sortita interessante e minimizza la sensazione di girare a vuoto, una formula che funziona molto bene e può donare tante ore di gioco in più a chi saprà apprezzare la filosofia dell’ultima fatica di Hal Laboratory. Il numero delle creature salvate non è poi fine a sé stesso, giacché contribuirà all’espansione della Città di Waddle Dee, ovvero l’hub del gioco.
SALVARE I WADDLE DEE FARÀ APPARIRE NUOVE ATTIVITÀ NELL’HUB
OLTRE OGNI LIMITE
Qui il discorso si fa interessante: se le pietruzze comuni possono essere recuperate abbastanza semplicemente, quelle più rare vengono assegnate come premio per il completamento delle Vie del Tesoro, ovvero piccoli percorsi della durata di pochi minuti da affrontare nel minor tempo possibile sfruttando le peculiarità di una precisa trasformazione. Andando avanti, le Vie del Tesoro avanzate richiederanno l’uso delle mutazioni evolute, un meccanismo destinato a incrementare notevolmente la durata del gioco nelle mani dei completisti, anche alla luce del piacevole contenuto post game. Dipende molto dal vostro ritmo e dalla voglia di esplorare ogni angolo alla ricerca di collezionabili, progetti e Waddle Dee, ma complessivamente la longevità si attesta sulla ventina di ore per fare tutto; molto, molto meno per completare banalmente la storia principale. Ma sarebbe un peccato andare di fretta, perché Kirby e la terra perduta è splendido da vedere e sentire, dall’alto dei suoi trenta fotogrammi al secondo che difficilmente appaiono come un limite di fronte a una direzione artistica tanto ispirata. Merito anche di una buonissima regia, con una visuale fissa supportata da una telecamera sempre sul pezzo, capace di seguire brillantemente l’azione con zoomate e cambi di visuale assolutamente indolori.
Kirby e la terra perduta saprà rapire anche il cuore dei giocatori più grandicelli grazie alla grande varietà di situazioni
In Breve: Kirby e la terra perduta è un gioco riuscitissimo, minato da una facilità disarmante e una longevità striminzita per chi non è interessato ai suoi segreti. Tralasciarli sarebbe però un grande peccato, perché la ricerca valorizza enormemente un level design solo apparentemente lineare grazie a quella dirompente creatività che Hal Laboratory padroneggia come pochi sviluppatori.
Piattaforma di Prova: Nintendo Switch OLED
Com’è, Come Gira: Un uso del colore esemplare esplode sullo schermo del modello OLED, mentre trenta fotogrammi al secondo piuttosto solidi fanno il loro lavoro, scricchiolando assai raramente nei momenti più affollati. Entrambe le modalità godono di risoluzione dinamica, che oscilla tra 1080p e 810p con Switch adagiato nella docking station e tra 720p e 540p in assetto handheld.