Warhammer Age of Sigmar: Storm Ground – Recensione

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Il sistema di progressione rende meno amara la sconfitta e riduce al minimo il senso di frustrazione

Non tutto è perduto, però, giacché Age of Sigmar: Storm Ground non è per nulla punitivo in caso di disfatta improvvisa. Cosa significa? Ebbene, tutti i potenziamenti, gli equipaggiamenti, l’esperienza e le unità accumulati durante una partita vengono automaticamente conservati tra una campagna e l’altra. Di fatto, questo rende i playthrough successivi via via sempre più facili, giacché appare chiaro che la squadra utilizzata in una determinata campagna sarà sempre più forte rispetto a quella impiegata in una partita precedente. Tale sistema di progressione rende meno amara la sconfitta e riduce al minimo il senso di frustrazione.

ORDINE, MORTE E CAOS

Aver puntato sull’inclusione di sole tre fazioni ha poi giovato alla varietà delle situazioni previste dagli sviluppatori, questo perché ognuna di esse ha uno stile di gioco del tutto differente dalle altre.

Warhammer Age of Sigmar Storm Ground recensione 03

Gli Stormcast accerchiano una unità dei Nighthaunt per assicurarsi di buttarla giù con pochi danni collaterali.

Prendiamo gli Stormcast: i guerrieri di Sigmar sono abili nello spalleggiarsi a vicenda, concedendo bonus alle unità amiche nelle immediate vicinanze, dunque una strategia vincente risiede nel coordinare bene i movimenti delle truppe affinché venga a crearsi una sorta di testuggine con la quale assaltare senza tregua i nemici. I Nighthaunt, di contro, dispongono di unità più deboli – spesso sacrificabili – che possono curarsi assorbendo le anime dei caduti. Inoltre, la possibilità di evocare rinforzi in qualsiasi punto della mappa in cui sono presenti delle anime gli permette di effettuare facilmente delle tattiche di accerchiamento. Infine, i Maggotkin sono estremamente lenti ma anche molto resistenti. La loro capacità di contaminare il campo di battaglia garantisce dei pesanti malus a tutti i nemici che si muovono attraverso gli esagoni ammorbati, in preparazione dell’inevitabile carica dei seguaci di nonno Nurgle.

gli sviluppatori hanno previsto la presenza del multiplayer online

Insomma, la caratterizzazione delle fazioni non fa una piega e rappresenta senz’altro il principale punto di forza di Storm Ground, tanto che le diverse campagne single player puntano molto sulle peculiarità tra le tre razze per offrire missioni sempre diverse, sebbene gli obiettivi delle stesse manchino un po’ di varietà. Oltre ai classici scenari in cui viene richiesto di eliminare ogni singolo nemico, sono presenti anche missioni in cui bisogna controllare determinati punti del campo di battaglia, assassinare specifiche unità, oppure attivare un certo numero di dispositivi sulla mappa. Va tuttavia detto che la particolare struttura roguelite del gioco si rivela un’arma a doppio taglio. Se è vero che mantenere i progressi riduce al minimo la frustrazione derivante dal game over, dall’altro una volta completate tutte le campagne e aver acquisito tutti (o quasi) i potenziamenti viene a mancare lo stimolo di continuare a giocare. Menomale che gli sviluppatori hanno previsto la presenza del multiplayer online. La possibilità di utilizzare la propria banda contro degli avversari in carne e ossa rende il gioco più longevo, controbilanciando la limitata rigiocabilità delle campagne da affrontare in solitaria.

In breve: Come primo videogioco per piattaforme tradizionali a utilizzare la licenza di Warhammer Age of Sigmar, Storm Ground colpisce nel segno sfruttando al meglio l’ambientazione del board game targato Games Workshop. La struttura roguelite è molto all’acqua di rose, ma l’impianto ludico è solido e si presta molto alle battaglie tra manipoli di unità appartenenti a tre fazioni ben caratterizzate. Certo, gli obiettivi degli scenari tendono a essere piuttosto ripetitivi, ma l’opera di Gasket Games si lascia comunque giocare con piacere.

Piattaforma di Prova: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, GeForce RTX 2070 Super, SSD
Com’è, Come Gira: Storm Ground gira senza incertezze al massimo livello di dettaglio a risoluzione 1440p. Da segnalare alcuni crash durante il caricamento delle missioni, senza però che si presentasse alcun danno visto che il gioco salva automaticamente al termine di ogni battaglia.

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Pro

  • Tre fazioni ben caratterizzate. / L’intelligenza artificiale è competitiva. / Il multiplayer aumenta la longevità.

Contro

  • Formula roguelite discutibile. / Alla lunga manca un po’ di varietà. / Localizzazione in italiano con errori grossolani.
8

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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