L’INTRODUZIONE DELLA PAUSA TATTICA È RIVOLTA AL PUBBLICO MENO ABITUATO ALLE FRENETICHE AZIONI RICHIESTE DAL GENERE
Ora, tutto questo suona decisamente interessante, ma magari alcuni di voi fanno parte di quella schiera di gente intimorita dalle meccaniche RTS: controllare più unità su un campo di battaglia incredibilmente letale
non è sempre facile. Benone, sappiate che abbiamo ottime notizie per voi: con Company of Heroes 3, Relic ha deciso di venirvi incontro (oddio, anche a me, diciamo la verità)
implementando la pausa tattica. Questo significa che nel corso delle battaglie singleplayer potrete fermare il tempo, valutare con calma la situazione e decidere gli ordini da assegnare alle unità. Addirittura,
potrete assegnare serie complesse di ordini a diverse unità: se avete presente come funziona la pausa in
Shadow Tactics o
Desperados III, ecco, avete già una buona idea di quello di cui sto parlando.

Alcune missioni avranno strutture particolari: qui, per esempio, comandiamo una squadra di soldati veterani impegnati a eliminare un’ufficiale tedesco.
Non finisce qui, però, la volontà di Relic di avvicinarsi anche a un pubblico meno portato per le sfide ad alta intensità del multiplayer e alla ricerca di qualcosa di più casual. Lo studio ha infatti promesso che oltre alle tradizionali schermaglie, saranno presenti anche infatti altre modalità di gioco. La presentazione non ha specificato di cosa si tratti in particolare – siamo ancora lontani dal lancio ed è legittimo pensare che la fase di progettazione non sia finita – ma Relic ha chiarito che questo campo permetterà loro di sperimentare, e siamo curiosi di sapere cosa hanno in mente. Dopo che la battle royale è arrivata su Age of Empires II sarà difficile stupirci, ma se c’è qualcuno che ci può riuscire è proprio lo studio canadese.
LA LUNGA ATTESA
Per Relic Entertainment, Company of Heroes 3 è decisamente un progetto ambizioso. Sotto tutti gli aspetti, dal comparto multiplayer a quello singleplayer, all’ambientazione, alla varietà di unità, al fatto di coinvolgere in maniera più diretta che mai la comunità di giocatori, è evidente che lo studio vuole assicurarsi di rilasciare un prodotto che si attesti come qualcosa di memorabile, e che entri in pianta stabile nel cuore di tutti i fan della serie.
COMPANY OF HEROES 3 È UN AMBIZIOSO SALTO IN AVANTI, E SI RESPIRA UN’ATMOSFERA DIVERSA RISPETTO A QUELLA CHE ANIMAVA DAWN OF WAR 3
Impossibile, in questo senso, non pensare a
Dawn of War 3, un titolo che per quanto non mancasse di spirito allo stesso tempo non sembrava sicuro di cosa volesse essere da grande, a metà fra la volontà di recuperare l’interesse dei fan di lungo termine e un design proteso verso gli esport. La strada intrapresa con lo strategico ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, per fortuna, sembra essere radicalmente diversa,
molto più decisa e molto più desiderosa di sperimentare. Difficile, per ora, sapere se Relic riuscirà in tutti i suoi obiettivi. Ma di sicuro la prima impressione è stata incredibilmente positiva. E se il 2022 è ancora lontano, noi siamo convinti che l’attesa ne varrà la pena. E se nel frattempo volete saperne di più, fate un salto a leggere la
nostra intervista con
David Littman e
Tristan Brett di Relic Entertainment.
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